La Dea Fortuna… garantisce Ozpetek

Un gioco di sguardi, una vecchia storia, un nuovo amore: questo è il nuovo film di Ferzan Ozptek, “La Dea Fortuna”, che è uscito il 19 dicembre 2019 nelle sale italiane ed ha ottenuto un buon successo di pubblico riuscendo a raggiungere il quinto posto in classifica al box office.
Quando le luci della sala si spengono, veniamo trasportati in un appartamento dall’arredamento barocco delle periferia di Roma, dove si sta tenendo un’allegra festa piena di colori e sapori. Attraverso le riprese del cellulare di Arturo, uno scrittore fallito e un mancato professore universitario, conosciamo personalmente ogni eccentrico partecipante, finché la telecamera non s’imbatte in Alessandro. Immediatamente diventa tangibile la tensione fra i due, che poco più tardi si scoprirà essere una coppia sull’orlo di una crisi: fra essi non vi è più alcuna relazione fisica né verbale e il fragile equilibrio creatosi che aveva sino ad ora reso possibile la convivenza sta minacciando di infrangersi. Eppure l’imminente discussione, pronta a rovinare lo spensierato festeggiamento, non ha tempo di esplodere, perché d’un tratto dalla porta irrompe una madre appesantita da due bagagli e affiancata da due bambini; è Annamaria, migliore amica di Alessandro e cupido della loro storia d’amore, che ha avuto inizio 15 anni prima. Rimasta legata a loro da un affetto profondo ha deciso di lasciargli i suoi due figli, Martina e Sandro, poiché deve essere ricoverata per alcuni controlli a causa dei suoi continui mal di testa. La presenza nella vita quotidiana dei bambini provocherà la rottura completa delle crepe già presenti nel loro rapporto, però dai frammenti di una storia passata nascerà qualcosa di completamente nuovo.
Protagonista della pellicola è la famiglia, ma non quella legata dal sangue. Famiglia è il grande gruppo di stravaganti amici che si vedono nei primi fotogrammi e in particolare il trio formato da Arturo, Alessandro e Annamaria, al quale si aggiungeranno i giovani Martina e Sandro, fratelli di padri diversi. Cinque codici genetici incompatibili, a cui si sostituiscono altrettanti sguardi eloquenti che costituiscono vincoli indistruttibili: così i numerosi silenzi si riempiono di parole non dette, grazie all’eccellente recitazione di Edoardo Leo, nel ruolo del verace e passionale Alessandro e di Stefano Accorsi, nelle vesti dell’intellettuale Arturo.
Un film sull’amore che nasce dall’odio, sulle amarezze della vita che ne definiscono le dolcezze stesse e sulla morte e la malattia, entrambe affrontate da un’energia vitale spaventosa, meravigliosamente espressa dalla colonna sonora in cui troviamo la voce di Mina, di Ivano Fossati e di Diodato.
“La Dea Fortuna” è una commedia, ma anche un dramma che talvolta assume sfumature da film horror; in essa non vi sono etichette che definiscono a pieno i personaggi, ma numerose pennellate dalle tonalità calde che dipingono una dimensione parallela, altrettanto complicata quanto reale.
Alessia Priori / Liceo Classico Galileo di Firenze