Coronavirus: nuove bizzarre abitudini in videochiamata

In questo periodo di quarantena, nonostante si sia appena avviata la fase 2, sono milioni le persone che lavorano a casa tramite lo smart working, ma questo porta a formare abitudini, in certi casi, abbastanza bizzarre.
Si è visto qualche giorno fa quando il reporter della BBC, Will Reeve, si è presentato davanti allo schermo vestito di tutto punto tranne per la piccola eccezione dei pantaloni.
Subito gli spettatori si sono scatenati facendo notare la cosa e il reporter ha replicato in questo modo: “Spero comunque di avervi strappato una risata, ne abbiamo tutti bisogno”.
Tale vicenda però porta a una considerazione: in che modo sono cambiate le abitudini delle persone nel doversi presentare, quasi costantemente, in videochiamata?
La Yougov ha deciso di fare un’indagine scoprendo così che circa il 47% degli americani non indossa i pantaloni durante le videocall. Per essere più il precisi: il 7% dice di non indossarli mai (di questi, il 9% sono uomini e il 3% donne), il 5% li indossa solo raramente, il 12% li mette soltanto qualche volta e il 22% quasi tutte le volte, portando alla conclusione che circa il 43% non porta sempre questo indumento.
E al di là dei pantaloni? Ci si cura prima di apparire davanti alla webcam?
La risposta è sì, anzi, forse anche troppo. Si sistemano i capelli (gesto compiuto dal 70% delle donne e dal 42% degli uomini), ci si preoccupa dell’igiene orale e soltanto il 17% non fa nulla prima di una videochiamata.
Altro elemento svantaggioso di queste chiamate virtuali è il non potersi basare più sul linguaggio del corpo, ma solo ed esclusivamente sulle parole dette, con spesso interferenze causate dalla connessione, e ciò rende il tutto estremamente più faticoso e stressante. Da qui nasce il termine “zoom fatigue”, cioè l’affaticamento da Zoom, o in generale da qualsiasi app permetta di fare videocall, che porta a un cambiamento ancora ulteriore delle abitudini, inserite non più in un ambiente lavorativo, ma totalmente casalingo.
Sara La Torre / Liceo Classico Galileo di Firenze