Coltellino sanguigno – Racconto

Nel 2019, due cacciatori, nel bosco, trovarono una casa abbandonata; uno di loro entrò, vide tutto rotto e trovò alcuni coltellini.
Il cacciatore si guardò intorno e all’improvviso sentì qualcosa dietro di sé, si girò ma non vide nulla, si girò di nuovo e dietro c’era qualcuno. Qualcuno gli diede un calcio accoltellandolo e il cacciatore morì.
L’altro cacciatore lo chiamò ma non sentì nulla, entrò e vide il corpo senza vita e un uomo che iniziò a scappare lontano. Quattordici anni dopo, il cacciatore si era creato una famiglia, aveva un figlio di nome Jed. Jed aveva tanti amici: Federico, Tommaso e Diego. Un giorno chiese al padre di raccontargli un suo ricordo pauroso e il padre si ricordò dell’amico cacciatore morto 14 anni prima.
Jed dopo qualche giorno chiamò i suoi amici e gli raccontò quello che gli aveva detto il padre e decisero di andare in quel luogo. Una notte i quattro amici uscirono di casa di nascosto e camminando si ritrovarono davanti a un bosco pauroso; Tommaso disse: ”Ragazzi, io me ne torno a casa. Ciaooooo!” Diego ribatté: “No, tu resti con noi, hai capito?”
Dopo tre ore Diego sentì un rumore e videro un’ombra. Era un uomo misterioso. Questo prese dal collo Tommaso, ma all’improvviso una spada si conficcò nel braccio dell’uomo il quale lasciò la mano e il collo di Tommaso. Togliendosi la spada, l’uomo scomparve nel nulla.
Federico disse: “Prendo io la spada! Tommaso stai bene?”
Diego però rispose: ”Ragazzi, Tommaso è morto”. Quattro ore dopo trovarono una casa, ma non era quella che stavano cercando.
Un uomo misterioso disse: ”Tu chi sei? Cosa è successo prima” –
Rispose Federico: “Non so di cosa stai parlando, come ti chiami?”
Lui ribatté: “Mi chiamo Zac”.
D’accordo chiedemmo a Zac di aiutarci ad andare nella casa nel questo bosco e lui portò con sé qualche arma da difesa e disse: ”Lo sapete che la spada che avete rubato prima, sono stato io a lanciarla?”
I ragazzi, contenti di essere stati difesi da lui, si incamminarono. Arrivati quasi vicino alla desiderata casa nel bosco, all’improvviso arrivò l’uomo misterioso. Zac lanciò un po’ di dinamite, ma non lo prese allora disse ai ragazzini di attirare l’attenzione dell’uomo misterioso e portarlo vicino a lui. I ragazzi obbedirono. Zac con un pulsante fece esplodere altra dinamite, ma l’uomo non morì, allora Jed gli sparò, l’uomo cadde a terra e Federico lo trafisse nel petto con la spada. L’uomo prima di morire disse: “Non finirà cosi!”

Scuola Primaria Villani di Firenze