Credere in me – Racconto

All’età di dieci anni mia mamma mi insegnò a pedalare con lei nel bosco intorno a casa mia. Imparai così ogni singolo sentiero e bivio che si nascondeva tra gli alberi. Oggi, a sedici anni, ho deciso di mettermi alla prova e partire alla scoperta del bosco da solo. Alle nove ho preso la mia mountain-bike e con lo zaino a tracolla, contenente acqua e qualche snack, sono partito all’avventura, salendo piano piano sul sentiero che porta a Poggio Firenze.
All’inizio ero tranquillo, soprattutto perché incontravo occasionalmente qualche cacciatore con cui scambiare due chiacchiere. Questa mia tranquillità durò poco: senza accorgermene mi ero ritrovato completamente da solo in un bosco di castagni. La luce del sole faceva fatica ad illuminarmi il sentiero, sempre più stretto e difficile, con le pietre smosse dall’acquazzone del giorno prima. I miei battiti aumentarono così come il mio respiro; stavo attento ad ogni rumore che veniva dal bosco.
Mentre pedalavo pensavo a quali animali pericolosi avrei potuto incontrare: vipere, cinghiali e lupi. Il tempo di pensarlo e… sentii muovere dei cespugli di fronte a me. Mi fermai subito e vidi uscire un capriolo col suo cucciolo: erano meravigliosi e la loro visita mi rassicurò, in fondo erano la mia immaginazione e la mia paura che dovevo affrontare.
Proseguii con l’obbiettivo di arrivare in cima al Poggio: erano lì sia il mio traguardo che la mia vittoria. Adesso, ascoltavo il canto degli uccellini, il rumore delle foglie che schiacciavo pedalando, e tutto quel silenzio della natura che non trovo mai nella confusione della città. A mezzogiorno ero in cima a Poggio Firenze. Felice da matti, orgoglioso di me e affamato!
Dopo aver mangiato tutti gli snack sono sceso dalla montagna verso casa a tutta velocità. La discesa è stata un vero sballo che mi ha ripagato tutte le mie paure e incertezze.

Scuola Primaria Villani di Firenze