Il ragazzo che voleva diventare astronauta – Racconto

C’era una volta in una piccola cittadina chiamata Romio un ragazzo di nome Jack. Il ragazzino voleva diventare un’astronauta e arrivare sulla Luna era il suo più grande desiderio. Che fosse un amante del cielo stellato si capiva sia dalla camera piena di poster sullo spazio e dai suoi argomenti preferiti, sempre riguardanti i pianeti.
Un giorno si addormentò sul divano mentre leggeva il suo libro preferito, sulla vita degli astronauti più celebri, naturalmente. Appena si svegliò si ritrovò in una stazione spaziale, dove c’erano tutti gli astronauti più famosi, compreso Neil Amstrong, il suo idolo! L’astronauta che posò per primo il piede sul suolo lunare gli strinse la mano dicendo al ragazzo: «Grazie di essere venuto, signor Lusse! Tra poco partiremo per la spedizione sulla Luna, si vuole accomodare nella navicella?» Senza esitazione, Jack si andò a sedere nel seggiolino posteriore di quella grande aeronave, che era fichissima, a dire il vero tutto era fichissimo! Incominciò così il conto alla rovescia: 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, 0! La navicella si staccò dalla piattaforma e incominciarono a salire velocemente verso l’alto, dieci minuti dopo fluttuavano nello spazio, il ragazzino non ci poteva ancora credere: si trovava con il suo idolo in un’astronave che era diretta verso la Luna, il suo più grande sogno si stava finalmente realizzando! Passarono venti minuti e della Terra si potevano vedere tutti i particolari: i continenti, la quantità di acqua presente… Passò un’ora e la Terra era diventata piccola piccola, poiché mancava pochissimo ad arrivare a destinazione e… «Atterrati o meglio… allunati!» gridò Neil ed era vero, erano proprio lì sulla superficie lunare! Il primo a uscire fu Amstrong e stava per dire la sua frase diventata famosissima, quando Jack sentì sua madre urlare dalla cucina: «È pronta la colazione, svegliati Jack!» Purtroppo era solo un sogno!
Greta / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze