LA PRINCIPESSA CORAGGIOSA – Racconto

C’era una volta una principessa coraggiosissima di nome Celeste. Non viveva nei castelli come le solite principesse, ma abitava in una nave sull’acqua, non una nave qualunque, ma una da crociera! Qui viveva con suo padre, sua madre, sua sorella più grande e il suo cane. La sorella aveva diciassette anni e lei quindici. Loro due non erano semplici sorelle, ma erano migliori amiche. Un giorno Celeste decise di entrare in acqua per fare una nuotata e vide qualcosa di strano: una sirena? Sì! Proprio una sirena! Celeste, curiosa come non mai, si immerse. Così la vide. La sirena aveva la coda verdeacqua e azzurra: era bellissima! All’improvviso successe qualcosa di molto insolito: l’acqua iniziò a girare come una trottola finché Celeste non c’era più! Dopo qualche ora la principessa si ritrovò imprigionata in un castello.
– Aiuto, aiuto! – gridò. Sentì qualcuno parlare, ma le voci non erano in quella stanza, ma in quella accanto. Erano voci familiari. Ma chi era? Mah… non è che era… sua sorella!
– Ora mi libera! – esclamò Celeste. Ma non fu così. Lei se ne andò e dopo quattro giorni Celeste era ancora imprigionata. Era così affamata e delusa dalla sorella che decise di farcela ad uscire in qualsiasi modo. Nella stanza c’era una specie di finestra, sul tavolo una spilletta. La principessa la prese e aprì il lucchetto della finestra. Uscita dalla stanza, volle ritornare a casa e quindi, senza farsi vedere dalle guardie di quello strano luogo, scappò. Era felicissima!
Celeste urlò: – Sì, sono libera! –
Quell’urlo fece arrivare la sirena che aveva visto quando era stata catturata.
– Ciao, Celeste! – disse la sirena con aria colpevole.
– Come fai a sapere il mio nome? – chiese Celeste.
– Perché io sono tua sorella!- rispose la sirena.
– Non è vero! Mia sorella è diversa e non farebbe mai queste cose! – disse Celeste.
Così la sirena si tolse la maschera, Celeste le tirò un calcio e la sorella svanì. Così Celeste tornò felice dalla crociera e visse felice e contenta. Tornata a casa, spiegò ai genitori che sua sorella era cattivissima.

Scuola Primaria Vittorino da Feltre di Firenze