UN NATALE MAGICO – Racconto

La vigilia di Natale era alle porte e Beatrice, una bambina dolcissima, era molto felice. Lei rispetto ad altre bambine della sua età era molto informata sulle vicende del mondo. Quando i suoi genitori vedevano il telegiornale lei piangeva sempre perché la guerra, gli animali morti e i bambini senza cibo la facevano intristire. Per questo motivo quell’anno chiese solo una cosa a Babbo Natale: la pace nel mondo.
Babbo Natale quando lesse la sua letterina rimase stupito e il giorno di Natale andò da lei. Entrò piano piano in casa sua e senza far rumore, prese Beatrice e la portò con sé sulla sua slitta. Rudolf la renna, molto incuriosita, lo guardò in modo strano e partirono per il Polo Nord. Arrivati, Beatrice, che ancora dormiva, venne messa su un letto. Dopo circa un’ora, si svegliò in una camera bellissima, piena di zucchero e dolcetti, e in un batter d’occhio se li mangiò tutti. Mamma Natale entrò nella camera e vide Beatrice mangiare tutti quei dolciumi. Quando Beatrice la vide, restò sbalordita e, anche se era tutta sporca di cioccolato, corse subito ad abbracciarla. Babbo Natale andò da Beatrice e la portò nella stanza dove gli elfi confezionavano regali e gliene fece impacchettare uno. Poi lei, sorpresa, gli chiese: – Babbo Natale, cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? –
– Una sola cosa! – le disse Babbo Natale.
– Che cosa? – chiese Beatrice.
Babbo Natale le fece vedere la letterina dove lei aveva scritto “Quest’anno vorrei la pace nel mondo!” e poi disse: – Nessuno mai, cara Beatrice, mi aveva fatto una richiesta simile ed è per questo che ho voluto farti questo regalo! Il tuo cuore è pieno di amore e generosità per essere una bambina così piccola… –
Beatrice gli raccontò che alla TV aveva visto dei bambini poveri e senza genitori. A quel punto Babbo Natale la portò a conoscere le renne e le fece fare un giretto per il mondo dove almeno per una notte regnava la pace. Era mezzanotte, Beatrice ormai stanca per tutte quelle emozioni si addormentò.
Babbo Natale la riportò a casa con la slitta. I suoi genitori erano preoccupatissimi per lei. L’avevano cercata da tutte le parti.
La mattina seguente, quando lei si svegliò in camera sua, pensò che fosse stato solo un sogno… Quando i suoi genitori la videro furono felicissimi perché sapevano di non averla persa.

Scuola Primaria Villani di Firenze