Una mattina piena di sole, a Parigi, un detective è stato avvisato di un omicidio sotto la Torre Eiffel.
Quando arrivò, il detective iniziò subito ad investigare. Il caso era molto complicato da risolvere perché c’erano pochi indizi. Il detective, quindi, decise di iniziare da alcuni abitanti del quartiere per capire se conoscevano la vittima.
Il detective, prima di andare via, si accorse che nella tasca del morto c’era una carta d’identità con scritto un nome, Adrian e un indirizzo, via Colbert, 10. Il detective allora cambiò programma e si avviò subito verso la via. Arrivato, cercò la casa e si accorse che le finestre erano aperte. Osservò dietro la finestra: si vedeva un tavolino per terra, di legno marrone scuro, accanto c’era un vaso di porcellana rosa rotto e delle rose bianche.
Ad un certo punto il detective entrò in casa, sentì dei rumori, ma in verità era un parente della vittima che stava sistemando gli oggetti caduti in terra.
Il detective gli fece alcune domande e scoprì che non aveva un alibi. Secondo lui era il colpevole, ma il meno sospettabile. Gli fece una domanda, voleva sapere se conosceva qualcun altro che era amico della vittima e lui gli rispose di sì.
Si trovava nella discoteca e ne era il proprietario. Ad un certo punto vide una fotografia della vittima con un’altra persona e allora gli chiese chi era, lui gli rispose che era una sua cara amica. Indossava un abito viola con dei fiori gialli e un cappello di paglia.
Vide nello sfondo un fioraio che appariva un po’ sfocato. Gli venne un’idea: pensò che lui fosse innamorato della donna. Probabilmente per gelosia aveva tentato di ucciderlo, aveva fatto di tutto per farla innamorare, ma lei amava Adrian. Dopo tante domande, il detective andò dal fioraio e lo arrestò, lo mandò immediatamente in galera.
Parlarono a tu per tu, forse conosceva una persona che poteva averlo ucciso. Il detective non gli credette, perché aveva un coltello in tasca, gli disse che, se non avesse detto la verità, lo avrebbe condannato all’ergastolo. Sentendo tali parole, lui confessò subito il reato piangendo.
La mattina seguente sulla prima pagina del giornale Le Monde un giornalista scrisse che era stato scoperto finalmente il colpevole dell’omicidio.
Scuola Primaria Villani di Firenze
31 Luglio 2020