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Coronavirus, quante bufale sugli animali domestici: ecco i consigli dell’Enpa

Non è che se tre animali domestici nel mondo (2 cani a Hong Kong e un gatto in Belgio) sono positivi al coronavirus ogni cane e gatto sia ora contagioso, come parecchi autori di fake news hanno scritto… Gli studi divulgati dall’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), a cui danno ragione anche l’OMS ed il Ministero della Salute dimostrano che gli animali domestici hanno probabilità remotissime di essere positivi al virus che tutti noi conosciamo. Infatti, in un laboratorio americano hanno visto che su migliaia e migliaia di cani e gatti visionati, nessuno aveva il coronavirus.
Sempre l’ENPA ha comunicato che anche il boom di abbandoni è una bufala e più che altro le adozioni sono in una fase di stallo. La malattia è passata dai pipistrelli e dai pangolini per poi arrivare all’uomo, quindi non è necessario che laviate ogni settimana il vostro cane (o gatto), anzi, rischiereste di privarlo del sebo che lo protegge da arrossamenti ed eritemi. Potete continuare a trattare il cane “normalmente”. A parer mio anche l’animale ne sarebbe traumatizzato.
L’importante però è di non abbassare la guardia: il virus cercherà di adattarsi ad ogni cellula che incontra, cani e gatti inclusi. Al giorno d’oggi stanno testando nuove cure, ma la vera cura siamo noi con i nostri comportamenti e l’attenzione nel mantenere la distanza.
[Articolo scritto durante il lockdown]
Ariel / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze