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Due milioni di smart workers italiani a causa del Coronavirus

In Italia sono quasi due milioni le persone che lavorano da casa e il 56% di loro vorrebbe continuare, in maniera ridotta, a lavorare da remoto anche quando il lockdown sarà finito. Secondo la ricerca il 9% degli occupati ha trasformato la propria casa in ufficio e ciò ha portato alla sperimentazione di un nuovo modo di lavoro, reso possibile da strumenti digitali e innovativi, accelerando così un processo organizzativo e formativo che in circostanze normali avrebbe richiesto anni. Ora le aziende e le pubbliche amministrazioni sono arrivate ad un traguardo che offre loro l’opportunità di riorganizzarsi in vista dell’ “Era dello smart working”.
Lo smart working ha rappresentato un’occasione per molti di prepararsi al futuro infatti il 28% degli italiani è impegnati in corsi di formazione on line o a partecipare a webinar. La tendenza continuerà anche dopo questo periodo, per il 32% nella stessa modalità e per il 13% in misura superiore a quella attuale.
Personalmente ritengo che lo smart working, dopo questo periodo di lock down, cambierà la vita a molti genitori che potranno stare a casa e guardare i propri figli. Inoltre stando a casa si riduce l’inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto, quindi penso sia una soluzione ottima.
[Articolo scritto durante il lockdown]
Ilaria / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze