India, una chance in più per le tartarughe dal Covid-19

In questo periodo di grave emergenza sanitaria per la specie umana, sembra che il resto della natura stia prosperando di nuovo. Con il ritiro dell’uomo nelle proprie abitazioni gli altri esseri viventi si stanno riappropriando dei propri spazi naturali. Nei giorni scorsi abbiamo visto i conigli ripopolare i parchi milanesi, i delfini nuotare nei canali di Venezia e addirittura una famiglia di anatre passeggiare in un centro commerciale a Firenze. Ci arrivano anche informazioni molto importanti dal resto del mondo. E’ di qualche giorno fa la notizia che migliaia di tartarughe stanno tornano a deporre le uova nella spiaggia di Odisha in India. Si tratta di una specie in via di estinzione proprio a causa della presenza dell’uomo. I molti turisti che abitualmente affollavano la spiaggia calpestavano le uova e mettevano a rischio la nascita delle tartarughine. Quelle che riuscivano a nascere ed a raggiungere il mare erano comunque vittime delle reti dei pescatori. Ora che non ci sono né turisti né pescatori a causa delle restrizioni per la pandemia di Covid-19, le tartarughe Olive Ridley hanno una speranza in più di vivere e riprodursi indisturbate. Questo episodio ci deve far riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente e sulla necessità di convivere armoniosamente con le altre forme viventi del pianeta. Magari questa grave emergenza potrà suggerirci una lezione preziosa per il futuro. Così, come alla fine della seconda guerra mondiale nacque un movimento pacifista che vedeva nella pace tra gli uomini il bene più grande e promuoveva uno stile di vita riassumibile con lo slogan “peace and love”, così la fine di questa nuova guerra mondiale contro il virus sconosciuto potrebbe lasciare il posto alla nascita di una nuova sensibilità per l’ambiente come bene collettivo e per una rispettosa convivenza e condivisione di uno stesso spazio vitale tra tutti gli esseri viventi.
[Articolo scritto durante il lockdown]
Matilde / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze