L’urina, in particolare una sostanza che si trova al suo interno di nome urea, può essere utilizzata per costruire il cemento sulla Luna. Lo ha dimostrato un recente studio scientifico europeo.
I ricercatori lo hanno scoperto mischiando l’urea alla miscela di geopolimero lunare, un materiale da costruzione simile al cemento che funzionava meglio di altri comuni fluidificanti, come il naftalene o il policarbossilato, nel ridurre il bisogno di acqua. La miscela che è uscita dalla stampante 3D si è dimostrata più resistente ed ha mantenuto una buona lavorabilità – un campione fresco potrebbe facilmente essere modellato e mantenere la sua forma con pesi fino a 10 volte il proprio posati sopra. Non male, insomma.
“La comunità scientifica è particolarmente impressionata dall’elevata robustezza di questa nuova tecnica rispetto ad altri materiali, ma è anche attirata dal fatto che potremmo utilizzare ciò che già si trova sulla luna” ha commentato Marlies Arnhof, promotrice e co-autrice dello studio dell’Advanced Concepts Team dell’Esa. L’ingrediente principale sarà un suolo polveroso presente sulla Luna. Questa sostanza potrebbe diventare un promettente sottoprodotto per l’esplorazione spaziale, quindi: “L’urea è economica e facilmente disponibile, ma aiuta anche a produrre materiale da costruzione più solido per una base lunare”, ha fatto notare Marlies Arnhof “Ciò è molto pratico, ed evita la necessità di complicare ulteriormente i sofisticati sistemi di riciclo dell’acqua nello spazio”. Tutti i campioni sono stati sottoposti a cicli di vuoto e gelo-disgelo per simulare le brusche variazioni di temperatura durante il giorno e la notte lunare, che possono andare da -171ç C a 114° C e hanno resistito a temperature tra i 114° C a -80° C. Questa sostanza può resistere anche al fuoco. e adesso si sta cercando un modo per renderla ancora migliore.
Luigi / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze
2 Agosto 2020