• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Smart working: lavati e pettinati, ma la metà è senza pantaloni

Smart working: lavati e pettinati, ma la metà è senza pantaloni

Smart working: lavati e pettinati, ma la metà è senza pantaloni ...Un recente sondaggio ha rivelato che quasi una persona su due molto spesso non indossa i pantaloni durante lo smart working nelle videocall, ma bada al resto dell’aspetto. A provocare la riaccensione del dibattito è stata la gaffe del reporter Abc Will Reeve, che è stato inquadrato perfettamente sistemato dalla cintola in su, ma in mutande. Passiamo ai dati: il 7% (con una prevalenza di uomini) dice di non indossarli mai. Un altro 5% dice di metterli raramente e il 12% non li mette solo qualche volta. Infine il 22% dice “la maggior parte delle volte”. Nel complesso il 43% non ha un ottimo rapporto con i pantaloni sia in videocall che no.
Ma dedichiamoci agli aspetti ritenuti “importanti” durante la videochiamata: bisogna lavarsi i denti, pettinarsi, cambiarsi d’abito e truccarsi o farsi la barba. Poi bisogna scegliere la postazione più favorevole per l’illuminazione del volto, in modo da non sembrare un serial killer nell’ombra. In sostanza si bada solo all’immagine che finisce in camera, rimanendo nel massimo della comodità lasciandosi un “outfit” tagliato a metà. Anche qui abbiamo dei dati: sette donne su dieci si sistemano i capelli contro il 42% degli uomini, praticamente alla pari ci si dedica all’igiene orale ed il 45% delle donne contro il 35% degli uomini sceglie abiti apposta per le videocall professionali.
[Articolo scritto durante il lockdown]
Matteo / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze