Testa o croce per scegliere la sorte di un uomo

Ancora una volta si parla di Coronavirus. Questo virus oramai conosciuto ma ancora ignoto per certi aspetti, sta mettendo in difficoltà molti medici in tutto il mondo e mettendoli nella condizione di decidere a chi assegnare i ventilatori polmonari, i quali non bastano per tutti. La valutazione che questi medici sono tenuti a fare, tiene conto sia dell’età ma anche dello stato di salute; ma se ci sarà una parità di punteggio, sarà la sorte a decidere.
Testa o croce. E’ così che in molti ospedali, soprattutto in America, decidono a chi dare il ventilatore polmonare e chi, invece, dovrà morire di Covid 19. Questa è la drammatica scelta cui i medici si sono trovati di fronte nella fase peggiore dell’epidemia. Mentre in Italia l’unico criterio applicato è stata l’aspettativa di vita, gli Usa hanno fatto anche ricorso alla lotteria.
Fra 67 ospedali in America, non sappiamo molto su come prendano le loro decisioni, ma sappiamo che fra loro, 37 non hanno delle linee guida che prevedano l’eventualità di avere più pazienti che posti letto ed altri 7 hanno delle linee guida ma non vogliono renderle pubbliche.
Alcuni ospedali però si sono trovati lo stesso nell’incapacità di scegliere di fronte a due malati che avevano lo stesso punteggio in termini di età, condizione dei vari organi e probabilità di sopravvivenza. In questa situazione, 6 ospedali (ovvero il 23%) hanno intubato chi si era presentato prima al pronto soccorso e 9 (il 36%) hanno fatto ricorso al sorteggio.
Ma molti dicono che è meglio la lotteria rispetto a criteri che potrebbero ricadere nelle accuse di razzismo. Per questo 17 ospedali escludono espressamente che nella scelta debbano rientrare caratteristiche come le risorse economiche di un individuo, la presenza di un’assicurazione, l’etnia, il ceto sociale, la cittadinanza o l’orientamento sessuale.
Io penso che questa scelta ardua, cioè a chi dare o meno un ventilatore polmonare, sia più che difficile e solo pensare che una delle due persone in questione possa morire a causa tua perché non ti potevi permettere di dargli uno di questi “salva vita” è un incubo. Per questo io sono più dalla parte della lotteria o “testa o croce”, perché mettendomi nei panni di questi dottori che potremmo chiamare “eroi”, lasciar scegliere alla sorte è meglio che scegliere da soli.
[Articolo scritto durante il lockdown]
Ilaria / Scuola Secondaria di primo grado Puccini di Firenze