IL PRIMO GIORNO ALLE SUPERIORI

L’anno 2020 è stato e continua ad essere un anno particolare che ha rivoluzionato le vite di ciascuno di noi. Mi riferisco all’evento più importante accaduto: la pandemia da Covid-19. Questo potentissimo virus, sconosciuto fino ad allora, ci ha costretti ad un lungo lockdown per cercare di ridurre al massimo la mortalità che, nei mesi di marzo-aprile, ha raggiunto picchi altissimi. Conseguenza di ciò è che anche le scuole in Italia sono state chiuse e la didattica si è svolta in una maniera a cui non eravamo abituati: a distanza. È vero che l’istruzione è importantissima ma bisogna preservare la salute dei cittadini. Chi non ha mai desiderato di non andare a scuola? Penso che ogni alunno lo abbia pensato almeno una volta nella vita.

Bene, quando tutto ciò è accaduto realmente, dopo un primo periodo di contentezza all’idea di per poter restare a casa, iniziava a crescere la voglia di tornare a scuola. Studiavamo sì a distanza, ci si vedeva virtualmente con la classe, ma l’esigenza umana di stare fisicamente con gli altri è ciò che a tutti noi è mancato più di tutto. Abbiamo capito in questi mesi quanto è importante dare un bacio, un abbraccio, una stretta di mano, gesti per tutti abituali, ma a cui spesso in passato non abbiamo dato il giusto peso.

Certo, ci sono delle nuove regole da rispettare, dettate dall’emergenza sanitaria ancora in corso, ma finalmente siamo ritornati a scuola. Per me è un inizio importante, non solo perché ancora oggi legato all’emergenza, ma anche per il fatto che ho intrapreso un nuovo ciclo di istruzione. Come gli altri miei compagni di classe inizialmente avevo un po’ di ansia legata al fatto che cambiavo scuola, amici, professori e materie. Gli inseganti però ci hanno messo a nostro agio, ci hanno mostrato la scuola e illustrato le regole dell’istituto. Io ho tanto entusiasmo per questa nuova avventura e tanta voglia di fare e spero di condividere ciò con i miei nuovi compagni di classe.

Francesco Di Fazio 1QL