IL CORAGGIO DI MILO

recensione di Tommaso Di Luccio

 

L’autrice di questo romanzo è Luisa Mattia, vive e lavora a Roma, ha scritto numerosi romanzi, racconti e testi teatrali per bambini e ragazzi, tradotti anche all’estero. Nel 2008 ha ricevuto il prestigioso premio Anderson.

Il testo è ispirato ad una storia della classe 3E (scuola Secondaria di Primo Grado “Aci Bonaccorsi” di Aci Bonaccorsi (CT)).  Il nome della collana di cui fa parte questo libro è Scrittori di Classe, il libro è stato pubblicato nel 2016.

I protagonisti di questo libro sono Milo e Valentina, detta Val, due gemelli molto uniti di 13 anni che pur essendo di aspetto uguale, hanno personalità e caratteri completamente opposti. Val è una ragazza sempre energica che ama lo sport, Milo invece è un ragazzo un po’ particolare dato che purtroppo ha una gamba più corta dell’altra. Milo è un ragazzo molto timido ed odia camminare ma preferisce di gran lunga nuotare perchè nell’ acqua si sente libero come se fosse nel suo habitat naturale. Oltre a questo Milo ha anche un’altra passione cioè disegnare fumetti e la sorella Val, al contrario del padre, non smette mai di incoraggiarlo. 

I genitori sono personaggi secondari ma sono sempre presenti nelle vicende, anche se non fisicamente in quanto influenzano moltissimo gli stati d’animo dei due ragazzi. Val è in ogni caso il personaggio che mi ha colpito maggiormente perché la sua forza di volontà riesce ad incoraggiare Milo anche nei momenti più sconfortanti. Lo stile di scrittura è essenziale e scorrevole, non si usa un linguaggio complesso ma non mancano dialoghi e descrizioni molto dettagliate.

Ora vi parlerò un pò della vicenda principale; Milo e Val sono in viaggio con il padre su un traghetto che “balla tra le onde” diretto verso una piccola isola della Grecia per fare una breve vacanza. Appena arrivati si recano nella piccola casa in affitto e stanchi del viaggio si mettono a dormire. Il mattino seguente Bernardo, il padre di Milo e Val, comincia immediatamente a mettere in atto il suo “programmino” densissimo di attività sportive. Bernardo tiene moltissimo allo sport e alla salute fino al punto di non accettare la malformazione del figlio. Milo e Val devono sopportare tutto questo per giorni fin quando, durante una gita in canoa Val si perde. Qui comincia l’avventura poiché Milo si arma di un coraggio che non pensava potesse avere e la andò a cercare di notte per tutta l’isola. Da qui deriva il titolo IL CORAGGIO DI MILO.

La storia è narrata al passato e il luogo è una piccola isola nel mare Greco. La parte che più mi è piaciuta di più è stata la descrizione di Milo in quanto l’autrice ha costruito un personaggio talmente realistico da far pensare che non sia immaginario ma un compagno che ognuno di noi può incontrare nella propria vita.

L’autrice con questo libro vuole trasmetterci un messaggio molto importante: anche se una persona ha delle limitazioni, in questo caso fisiche, ciò non vuol dire che non possa inseguire le proprie passioni e superare i propri ostacoli. 

Io sinceramente non trovo alcuna similitudine tra me e i personaggi, ma riflettendoci meglio un piccolo punto di contatto con Val c’è; Val vuole proteggere il proprio fratello a tutti i costi, proprio come faccio io con i miei. Soprattutto con mio fratello Adriano che ha un carattere molto più introverso e meno intraprendente rispetto a me; per questo cerco sempre di incoraggiarlo a spingersi oltre i propri limiti e soprattutto di non rassegnarsi davanti alla prima sconfitta.

Tommaso di Luccio 2H