Vita in quarantena

Abbiamo vissuto in un periodo storico che lascerà un segno e rimarrà nella storia dell’essere umano. Nei mesi tra Febbraio e Giugno quasi tutta l’Italia è stata costretta a restare a casa per il bene di tutti, del paese e della sua economia. Moltissime persone hanno perso il lavoro a causa di ciò, e coloro che in questo momento stanno facendo la differenza e combattono con tutte le loro forze il virus sono i medici, o chi comunque affronta una grande quantità di persone quotidianamente.

Inizialmente il virus è partito da una zona della Cina, poi si è iniziato a manifestare nei paesi intorno fino ad arrivare al nord Italia e poi tutta l’Italia.

Nei giorni seguenti, nonostante le decisioni prese dal governo, molte persone hanno continuato a vivere la loro vita come se non stesse succedendo nulla. Il problema principale che stanno riscontrando i nostri medici durante questi giorni è la mancanza di posti in ospedale, che potrebbe comportare una soluzione poco corretta nei confronti di chi sta affrontando un altro tipo di malattia, la priorità a chi ha più speranza di vita. Tutti noi abbiamo avuto la possibilità di sfruttare questo tempo per dedicarci o ai nostri interessi già preesistenti, o per scoprirne di nuovi.

Io avendo una casa con un giardino abbastanza grande, ho aiutato mio padre a svolgere un po’ di attività all’aria aperta. Per esempio la prima settimana ci siamo dedicati alla costruzione di una parte del muro che si interpone tra il nostro giardino e quello dei vicini. È stato un lavoro faticoso che mi ha aiutato a capire la difficoltà dei lavori manuali che molte persone svolgono quotidianamente e mi ha fatto sicuramente trascorrere il tempo più velocemente.

La settimana successiva abbiamo eseguito delle vere e proprie opere di giardinaggio. Siamo partiti cercando di rimuovere il tronco di un albero di piccole dimensioni e siamo arrivati a togliere quello di una palma di grande statura. Purtroppo entrambi erano morti da molto tempo a causa di un insetto che ammazza le piante.

Inoltre questo tempo è stato utilizzato per migliorare la nostra forma fisica. Prima che tutto ciò accadesse, mi allenavo quasi tutte le sere in piscina ma con l’avvento del virus e l’obbligo di restare casa per molto tempo mi sono dovuto adattare alla situazione. Personalmente credo che lo sport svolga un ruolo importante nella vita di ognuno di noi.

Ho anche preso del tempo per dedicarmi di più alla lettura di diversi tipi di testi in modo da migliorare le mie capacità letterarie e di scrittura.

Passata l’estate, riadattarsi ai tempi scolastici è stato ovviamente più difficile rispetto agli anni precedenti, data la durata della quarantena sommata a quella dell’estate.

Essendo state prese misure di sicurezza molto restrittive che consentono solo a metà classe alla settimana di frequentare le lezioni in prima persona in classe le lezioni e il passare delle mattine in classe e a casa può essere più noioso del solito, ma ci consente comunque di avere una settimana di riposo e quindi di maggiore tranquillità.

Mi auguro che l’anno possa procedere nel migliore dei modi così da poter tornare a svolgere il normale svolgimento delle nostre attività scolastiche per il nostro futuro e quello del nostro paese.

Marco Della Valle IV D