La Fonte Nuova: un monumento storico ma abbandonato

“Pietro Muzj sindaco ergeva nel 1849”. È questa la frase che compare sulla sommità di Fonte Nuova di Vasto.

L’attuale fonte è in realtà non l’originale, in quanto la frana che colpì Vasto nel 1816 la travolse. Quindi, fu fatta ricostruire nei pressi di ruderi della chiesa “Madonna della neve”. A contribuire alla bellezza e all’unicità della fonte ci sono il ninfeo, le lesene, l’acquario ed i mascheroni in pietra.

Ecco come appariva in origine questa antica opera architettonica: elegante nella sua semplicità.

Viene spontaneo chiedersi come, da un tale splendore, si possa essere passati alla Fonte Nuova che noi conosciamo oggi, deturpata da graffiti, difficilmente raggiungibile a causa delle erbacce che la circondano, in un luogo dove risulta pericoloso recarsi da soli.

Più volte si è provato a riproporre questo monumento, addirittura ad “adottarlo” per riportarlo al suo vecchio splendore, ma ogni sforzo è stato pressoché vano. La legge della noncuranza vige suprema anche su opere che, per quanto possano essere ritenute piccole o insignificanti, hanno da raccontare molto più di una semplice storia.

Per restituire dignità a Fonte Nuova di Vasto basterebbe una dose massiccia di buona volontà e un gruppo di persone disposte a “sporcarsi le mani”, metaforicamente e non.

Ogni bene culturale in pericolo rappresenta un’emergenza per il tessuto storico e sociale di una comunità”.

di Giacomo Varriale