Italia e Germania, paesi vicini ma distanti

Italia e Germania sono paesi tanto vicini quanto lontani. Nel corso degli anni si sono sviluppati in modo molto diverso l’uno dall’altro e da sempre queste diversità sono state evidenziate. Uno degli aspetti su cui questi due paesi divergono di più è il sistema scolastico. Io ho potuto vivere in prima persona questa divergenza, grazie al mio anno passato in Germania.

Si può dire che gli alunni italiani e gli alunni tedeschi vengono formati e preparati per due diversi mondi del lavoro. Per cominciare in Germania viene valutata la bravura e non la “non bravura” di un alunno, come invece succede in Italia. Questo dipende dal metodo di valutazione. In Germania i voti vanno dall’uno al sei. L’uno è il voto migliore, si va poi a scendere, due corrisponde a distinto, tre più che sufficiente, quattro la sufficienza, infine cinque non sufficiente e sei gravemente insufficiente. Il sei non viene mai dato a meno che l’alunno non consegni il compito in bianco.

Un’altra diversità è la durata delle giornate scolastiche. In Germania le ore durano 45 minuti e al termine di ogni lezione viene concessa una pausa di 5 minuti. Questa piccola pausa permette agli studenti di essere più preparati e concentrati per l’ora successiva. Le “ricreazioni lunghe” sono dopo ogni due lezioni e durano 20 minuti ciascuna. Spesso le giornate scolastiche comprendono otto ore di lezione, in tal caso agli studenti è concessa una pausa di 45 minuti, prima delle ultime due ore, per mangiare e riposarsi. In Italia le lezioni sono più lunghe e prive di piccole pause, che per quanto brevi sono comunque importanti. Per questo motivo gli studenti italiani arrivano spesso a fine giornata privi di concentrazione e stanchi.

Ultima grande differenza riguarda il metodo di insegnamento. In Germania è usuale svolgere molti esercizi in classe, in questo modo i professori sono in grado di valutare la capacità di comprensione degli studenti. Ad ogni intervento fatto ne consegue una piccola valutazione che a fine anno si trasforma in voto, per questo motivo in Germania non ci sono interrogazioni. Grazie a questo metodo gli alunni possono sviluppare buone capacità di comprensione e ragionamento, al contrario degli studenti italini, i quali spesso sono costretti a studiare a memoria. Tuttavia, la mancanza di interrogazioni non permette agli studenti tedeschi di sviluppare un proprio metodo di studio, molto importante nel caso in cui si decida di proseguire con l’Università.

Tutte queste piccole diversità se messe insieme creano una vera a propria divergenza tra i due sistemi scolastici, i quali formano studenti preparati per mondi molto diversi. A mio parere sarebbe bello e soprattutto utile se la scuola tedesca prendesse un pochino del sistema italiano e viceversa. Così da avere una perfetta istituzione scolastica.

Ho voluto scrivere questo articolo perché sono rimasta affascinata da queste molteplici differenze, spero di aver affascinato anche voi.

Giulia Bosi