Le donne e il lavoro, un problema di mentalità

di Davide Benvenuto 2B.

Il mondo va avanti, ma spesso le vecchie usanze rimangono radicate nella società. Sin dai tempi antichi la donna aveva il dovere di allevare i figli e fare lavori casalinghi come filare la lana. Questo, purtroppo, si può ancora riscontrare nella società di oggi. Infatti, come riporta l’I.S.T.A.T., 7 milioni e 300 mila donne italiane sono casalinghe, e quasi la metà ha un compagno e dei figli. In Italia la regione che ha in assoluto più casalinghe è la Campania, seguita dalla Lombardia e dalla Sicilia.

Invece, se guardiamo la percentuale di casalinghe per abitanti, c’è al primo posto la Sicilia.

 

 

Molte fanno lavori in casa, come per esempio assistenza ad anziani, ma generalmente questo accade in nero. In più la maggior parte delle casalinghe si trova in una situazione economica non facile o tale da non consentirne l’indipendenza.

Come si potrebbe risolvere questo problema? Bisognerebbe prima di tutto finanziare maggiormente gli asili in maniera che le madri non siano forzate a scegliere tra occuparsi dei figli o lavorare. Un altra soluzione potrebbe essere quella di estendere il congedo parentale dei padri, in maniera che la crescita del neonato sia meglio suddivisa tra i genitori.

Cos’è il congedo parentale? E’ un permesso che garantisce ai genitori il potersi assentare dal lavoro per poter seguire il proprio figlio.

Fortunatamente, le casalinghe sono poche tra le donne giovani, infatti le casalinghe fino a 34 anni sono l’8.5%. Nonostante ciò, i giovani sono interessati a risolvere questa problematica che affligge l’Italia. Infatti una delle proposte emerse durante la diretta “I Giovani Propongono“, promossa da DIRE e che ha visto la partecipazione della  Ministra per le pari opportunità e la famiglia,  Elena Bonetti  e del ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora   è stata proprio quella di permettere ai padri di lavorare da casa, riuscendo allo stesso tempo a curare il proprio figlio.

Ma le differenze di genere stanno lentamente sparendo: l‘occupazione femminile nel mondo lavorativo è in continua crescita. Nonostante ciò, si fa anche qualche passo indietro perché le donne rispetto ai propri colleghi uomini anche se hanno le stesse competenze capita spesso che vengano pagate meno.

In conclusione, nonostante la situazione non sia delle più rosee, le giovani donne stanno acquistando sempre più importanza nel mondo lavorativo rivendicando e raggiungendo e la parità di importanza degli uomini.