«Io non perdono» afferma la madre. Per il giovane Simone l’8 novembre è stato proclamato il lutto cittadino.
«Alle mamme voglio dire che loro non si stanno piangendo un figlio sul marciapiede. Sono una donna credente, di chiesa, ma non perdono. Questo non lo perdono»
Sono queste le dure e commoventi parole di Natascia Lipari, madre di Simone Frascogna, il giovane diciannovenne ucciso a coltellate da un suo coetaneo il 3 novembre a Casalnuovo a causa di una lite per strada. Dopo l’insulso litigio, il giovane ha parcheggiato l’automobile fuori l’abitazione di un amico, e ciò è bastato a Domenico Iossa e ad altri due ragazzi minorenni, di 16 e 17 anni, per uccidere Simone a coltellate e per tentare l’uccisione dell’altro amico di Simone, in sua compagnia, che doveva festeggiare con lui quella sera.
«Tu non sai a chi appartengo»
Secondo il giovane Iossa, di 18 anni, la lite sarebbe cominciata prima, quando Simone ha parcheggiato l’automobile in modo da non lasciare via libera a quella di Domenico, una Smart. A quel punto, il diciottenne o qualcuno del suo gruppo, avrebbe detto: «Tu non sai a chi appartengo» in modo da mettere sin da subito le cose in chiaro, in modo da fargli capire che si stesse mettendo contro la persona sbagliata. La lite, però, è ripresa – secondo la versione di Iossa – quando si sono incontrati sul corso Umberto I, la strada principale, l’arteria di Casalnuovo.
«Stavo abbuscando»
La Ford Fiesta di Frascogna si è accostata nei pressi dell’abitazione di un amico, che avrebbe dovuto trascorrere quella serata con Simone e con l’altro giovane con lui, però, a quel punto, è arrivata l’automobile di Iossa e ha interpretato l’accostarsi come un invito a riprendere la lite incominciata poco prima. I tre assassini sono scesi dal veicolo e così ha inizio la zuffa. Simone è uno sportivo, sa difendersi. È appassionato di arti marziali e pertanto è riuscito, anche se in inferiorità numerica, a tenere loro testa. Simone, quindi, dalla vittima è passato a essere l’aggressore. Domenico, perciò, sta “abbuscando” e, per difendersi, ha tirato fuori il coltello e gli ha dato quattro coltellate al torace.
«Ci mancherai, Simone»
Anche gli amici di Simone si sono uniti al dolore in lacrime: «Non doveva andare così» ha sostenuto un amico «Ci mancherai, Simone. Un ragazzo sempre sorridente, generoso è disponibile. Nessuno ti dimenticherà».
«Non si può aprire il telefono la mattina e sentire queste cose orribili. Era un ragazzo con tanta voglia di vivere, invece per colpa di questa gente matta e bacata di cervello, è stato ammazzato» è uno dei tanti messaggi che scaldano il cuore scritti sui social dai ragazzi e dai genitori che hanno dato le proprie condoglianze agli amici e ai cari di Simone.
«Pentitetevi, pentitevi seriamente»
Il vescovo di Acerra ha celebrato i funerali di Simone e si è rivolto sprezzante agli assassini, chiedendo loro di pentirsi per quel che hanno fatto. Monsignor Antonio Di Donna, durante l’omelia, rivolgendosi agli assassini di Simone, ha detto: «Un giorno Dio vi chiederà conto del sangue di Simone, del sangue innocente che da Abele fino alla fine del mondo sarà versato. Pentitevi, ma pentitevi seriamente, cambiate vita, riconoscete che siete stati dei vigliacchi. Non mi piace definire quello che è successo un atto di bullismo. Non siete dei bulli, questo non è bullismo: è omicidio, è assassinio. Voi avete commesso non solo un reato secondo la legge, voi avete commesso un peccato gravissimo contro Dio, che ci ha dato un comandamento chiaro: «Tu non uccidere, tu mai devi uccidere» perché la vita è sacra, appartiene a Lui, solo a Lui e a nessuno è lecito toglierla. Simone da solo, voi in tre. Lui a mani nude, forte solo delle sue arti marziali, voi invece armati di coltello. Lui con la forza della ragione e delle mani, voi con la ragione della forza e della violenza. È uno scontro impari, è stato uno scontro sleale. Dov’è la forza in questo? Chi è stato il più forte in questo scontro? Non voi, è stato Simone. Lui è il leone, lui ha vinto, non voi. Esistono, nelle nostre tv, fiction che enfatizzano stili di vita malavitosi e camorristici, e vengono fatte passare pure per opere d’arte cinematografica con tanto di premi e audience. Queste fiction vengono assimilate come latte materno dai ragazzi e dai giovani, che emulano la mentalità, lo stile, i comportamenti enfatizzati in quelle fiction. Stili di vita che, anche quando non sfociano in atti di violenza come quello che ha ucciso il nostro Simone, come minimo si esprimono in atteggiamenti e parole sui video, su Facebook e altro». Anche il sindaco di Pomigliano d’Arco, Gianluca Del Mastro, è stato condolente e si è stretto al dolore collettivo, partecipando ai funerali: «Questa mattina ho partecipato, a Casalnuovo, ai funerali del giovane Simone Frascogna. Ho voluto rappresentare il cordoglio di tutta la città per l’omicidio di un giovane brutalmente strappato alla vita. È un momento di grande tristezza per il nostro territorio; ci pervade un senso di impotenza, ma anche la voglia di lavorare e di impegnarci per la formazione e la crescita sana dei nostri giovani».
«Chiederò giustizia per Simone»
Al termine della cerimonia, la madre di Simone ha commosso tutti i presenti con queste parole: «Io sono la mamma di Simone, voi siete Simone. Io chiederò giustizia per Simone, voi chiederete giustizia per Simone. Io non perdono». Al postutto, le indagini svolte dal personale del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno individuato gli assassini attraverso le riprese di video-sorveglianza del comune di Casalnuovo e i tre giovani hanno ricevuto un fermo dalla procura di Nola per omicidio volontario e per tentato omicidio. Domenico Iossa è stato condotto al carcere di Poggioreale, mentre i due minorenni al Centro di Prima Accoglienza del Tribunale per i minorenni di Napoli.
Andrea Romano 2Q
Fonti:
https://www.vesuviolive.it/ultime-notizie/cronaca/363087-funerale-simone-frascogna-mamma/
https://www.notizie.it/cronaca/2020/11/05/omicidio-simone-frascogna/
https://www.chenews.it/2020/11/05/simone-frascogna-ucciso-domenico-iossa/
https://www.ilgazzettinovesuviano.com/2020/11/05/simone-frascogna-ucciso-da-coetaneo-lite-precedenza/
