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Italia verso l’inclusione: approvata la legge contro l’omotransfobia

È accaduto il 4 novembre, a Montecitorio. La Camera dei Deputati ha approvato la legge
contro l’omontransfobia, la misoginia e l’abilismo.

La legge contro l’omotransfobia è stata approvata con 265 voti a favore, rispetto ai 193 no e ad un solo astenuto. Prevede dai 6 mesi fino ai 6 anni di reclusione per chi istiga o commette atti di discriminazione legati al sesso, al genere, all’identità di genere e alla disabilità,

Proposta del deputato Alessandro Zan, la lotta contro le discriminazioni sessuali e la violenza di genere non è una novità in Italia. Ventiquattro anni fa, una prima proposta era stata presentata dall’ex deputato Nichi Vendola alla Camera, ma solo oggi  è stata approvata.
Le novità introdotte dalla “legge Zan” mirano alla protezione di quanti sono rimasti vittime di discriminazione: dal punto di vista giuridico, con il rischio di reclusione per chi incita o commette atti discriminatori e per chi compie o istiga alla violenza per le stesse motivazioni; dal un punto di vistasociale e psicologico con l’introduzione della Giornata Nazionale contro l’omofobia e la creazione di centri anti-violenza che offrono assistenza sanitaria e psicologica con vitto e alloggio per le vittime.
A causa dei numerosi avvenimenti di natura discriminatoria accaduti in Italia, nel corso degli anni, in cui lo stesso Zan è stato vittima, come afferma in un suo tweet dello scorso 16 giugno,  è nata la necessità di emanare una legge che tuteli da questi fenomeni sociali in continua crescita.
Nonostante i grandi passi avanti che la comunità LGBT sta compiendo in Italia, grazie anche alle affermazioni di Papà Francesco ed all’approvazione della nuova legge, non mancano gli oppositori. La legge Zan, infatti, è stata definita dai deputati del centrodestra un “liberticida”che “introduce al reato di opinione” ed hanno dato inizio ad una protesta indossando un bavaglio, cui si sono assommate le urla “libertà, libertà” della Lega.
La legge è momentaneamente in attesa della visione del Senato, i sostenitori appaiono tenaci e fiduciosi per un approvazione definitiva, proprio come afferma Alessandro Zan nel suo tweet: “Con lo stesso impegno e con lo stessa tenacia inizieremo il percorso al Senato. L’Italia
raggiungerà questo traguardo di civiltà”.  Alle parole di Zan, si aggiungono quelle di Nicola Zingaretti“ e Nicola Zingaretti “Ora, presto approvazione al Senato, per un’Italia più umana e civile”.

Flavia Panariello, III A