In tutto il mondo il 25 novembre si celebra la giornata contro la violenza sulle donne. Ma quali sono le origini di questa data divenuta internazionale?
È un giorno non scelto a caso. Il 25 novembre del 1960, nella Repubblica Dominicana, le tre sorelle e attiviste politiche Aida Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa Mirabal stavano andando a trovare i loro mariti detenuti in carcere, quando furono fermate e rapite dagli agenti del Servizio di informazione militare del dittatore Rafael Leonindas Trujillo. Vennero stuprate, torturate, bastonate e strangolate. I corpi furono caricati nella loro auto che venne gettata in un precipizio, per inscenare un incidente. Le tre sorelle furono ricordate con il loro nome di battaglia, “las mariposas” (“le farfalle”).
L’Onu istituì la Giornata in loro memoria. L’intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo argomento e dare supporto alle donne vittime di violenza. Un altro passo importante è stato fatto con il riconoscimento della violenza di genere come fenomeno sociale da combattere, grazie alla Dichiarazione di Vienna del 1993.
In Italia, le scarpe rosse sono diventate il simbolo contro il femminicidio e la violenza sulle donne in generale. Il rosso rappresenta il sangue versato dalle donne vittime di violenza di ogni generazione. Un’iniziativa dell’artista messicana Elinia Chauvet che, attraverso le scarpe rosse del suo progetto d’arte, ha voluto di rendere evidente la lotta contro i femminicidi, in un cammino lungo e complesso verso la conquista dei diritti civili.
Ginevra Lombardi, III C
