25 Novembre, muore Diego Armando Maradona, all’età di 60 anni, nella sua casa di Tigre, in seguito ad un arresto cardiorespiratorio.
Uno dei più grandi interpreti del mondo del calcio, amato dai napoletani, ma anche discusso; calciatore che ha portato alla vittoria dei mondiali in Argentina nel 1986, e due scudetti con il Napoli. Già operato nelle scorse settimane, ad un intervento alla testa, dopo aver festeggiato il suo compleanno il 30 ottobre, non si era sentito bene ed era stato portato urgentemente all’ospedale, dal quale é uscito “vincitore”pochi giorni fa, pronto a seguire un periodo di convalescenza a casa, dal quale però non ne é uscito affatto ed il mondo del calcio é in lutto.
Il grande calciatore rimane un mito, un’icona rimasta nei cuori dei napoletani e la sua immagine viene accostata a quella di un santo. Maradona conclude la sua esperienza calcistica a Napoli nel 1991, in seguito ad un controllo antidoping, dal quale non ne é uscito pulito, essendo risultato positivo alla cocaina. E proprio quando il calciatore termina la sua carriera, a Napoli comincia il culto del D10S (Dios).
La morte del calciatore non ha colpito solo i tifosi , ma anche per le altre icone del calcio, che hanno accusato il colpo.Pelè dichiara: “è triste perdere ami di in questo modo. Sicuramente un giorno giocheremo a calcio insieme in cielo”. Andrea Pirlo, invece: “Se ne va il dio del calcio…grazie di tutto Diego”. Anche il Boca junior lo ringrazia: “Grazie eterno. Eterno Diego”.Il football club Barcellona lo ricorda, così: “Diego Armando Maradona era nostro fratello, una persona che soffriva e lottava per gli umili, il miglior giocatore del mondo.”
Dá un saluto a Maradona anche Giuseppe Conte, presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana: “il mondo intero piange la scomparsa di Maradona, che con il suo talento ineguagliabile ha scritto pagine indimenticabili della storia del calcio. Addio, eterno campione”.
Diego Armando Maradona rimarrà per sempre un personaggio che va oltre lo sport.
Viviana Rafanelli, III A
