Violenza sulle donne

Nei primi dieci mesi del 2020 le donne vittime di omicidio  in Italia sono state 91, una ogni tre giorni.
Oggi è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, ma dovrebbe esserlo tutti i giorni.
È una ricorrenza importante che, nell’obiettivo di eliminare qualsiasi forma di violenza nella piena affermazione dei diritti di tutti gli esseri umani, pone una marcata attenzione sul fenomeno della violenza contro le donne.
Il suddetto documento riconosce che la violenza contro le donne rappresenta, storicamente, la manifestazione della disuguaglianza tra i generi che ha portato nel tempo gli uomini alla dominazione e alla discriminazione nei confronti delle donne. Fenomeni che hanno ostacolato l’avanzamento delle donne nella società, spesso ponendole in posizioni di subordinazione.
È stato scelto quel giorno per commemorare le “Sorelle Mirabal”, tre donne uccise il 25 novembre del 1960 nella Repubblica Dominicana per essersi opposte alla dittatura di Rafael Trujillo, presidente che aveva governato il paese centroamericano dal 1930 al 1961.
Con la quarantena, coabitazioni forzate e limitazioni nell’uscire da casa, molte donne oggetto di violenza domestica rischiano maggiormente per la propria salute e incolumità. Va pertanto diffuso quanto più possibile il numero antiviolenza 1522 istituito dal Ministero per le Pari Opportunità, e far sapere che esiste l’app 1522 scaricabile sullo smartphone per chattare con le operatrici e chiedere aiuto.
Per molte donne in questo periodo è difficile anche fare una telefonata per paura di essere ascoltate dal proprio convivente e la chat diventa una possibilità per mettersi in contatto con le operatrici.
Viviamo in un mondo in cui ancora oggi la donna è vista come qualcosa di inferiore all’uomo. Ancora oggi si sente parlare di abusi, stupri, femminicidi…di donne che hanno paura a camminare la sera da sole o di quelle che vengono giudicate  per l’abbigliamento che indossano.
“Non era questo il mondo che sognavo.
Sognavo un mondo in cui c’era la parità dei sessi, un mondo in cui la donna non veniva usata come un oggetto di piacere o di sfruttamento, un mondo in cui non esisteva la violenza, ma solamente amore. E io ci credo ancora in questo sogno, ci voglio continuare a credere.
di Giorgia Di Stefano