• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Guardarsi allo specchio e provare schifo. Perché non sono come Belen?

Guardarsi allo specchio e provare schifo. Perché non sono come Belen?

Al giorno d’oggi molti giovani si sentono costantemente giudicati e insoddisfatti del proprio aspetto fisico. Ma chi ha detto che “magro” sia sinonimo di bellezza?

Con il termine body shaming si intende l’atto di derisione di una persona per il suo aspetto fisico.

Al giorno d’oggi sempre più giovani sono presi di mira perché “troppo” magri, “troppo grassi”, robusti, in carne…

Causa del body shaming è, nella maggior parte dei casi, l’influenza che i social hanno nelle nostre vite. Si sono infatti diffusi ideali di bellezza quasi irraggiungibili, di conseguenza ognuno ambisce a modelli di perfezione assoluta e chi non rispetta questi canoni di bellezza viene spesso bullizzato e isolato.

Il body shaming è un fenomeno recente; sessant’anni fa sicuramente non si veniva continuamente bombardati da immagini di donne perfette e, di conseguenza, il sentirsi costantemente “brutti” non rientrava nella mentalità della maggior parte dei giovani.

Il fenomeno è inoltre diffuso soprattutto nei paesi più all’avanguardia ed economicamente sviluppati, interessa infatti il 94 % delle ragazze adolescenti, il 64 % dei ragazzi adolescenti e numerosi vip quali Adele, aspramente criticata per le sue forme curvy e Gigi Hadid, presa di mira per l’improvviso aumento di peso dovuto a problemi legati alla tiroide.

Spesso la derisione porta a gesti estremi quali autolesionismo o disturbi alimentari come anoressia, bulimia e il cosiddetto “disturbo da alimentazione incontrollata”. Nella maggior parte dei casi però chi è vittima di body shaming cerca in ogni modo di cambiare il proprio fisico, spesso praticando attività fisica in modo eccessivo. Nascono così le paranoie: “se ogni giorno non vado a correre ingrasso”, “se assumo quelle 100 calorie di troppo divento obesa”… ecco esempi di frasi tipiche che ronzano nella testa di molti adolescenti che si sentono sbagliati. Per non parlare della vergogna a mettersi in costume o nell’indossare un paio di leggins. 

Combattere il body shaming diventa così indispensabile e fondamentale. Ecco allora che molte celebrities si sono messe in prima fila per comunicare ai giovani che la vera bellezza è quella interiore. Billie Eilish, Ashley Graham, Katy Perry e molte altre star hanno cominciato a postare sui social immagini che mostrino le proprie imperfezioni: cellulite, smagliature, rotoli di ciccia, fianchi larghi, occhiaie, braccia e glutei poco tonici etc… Si, proprio loro, coloro che abbiamo sempre considerato irraggiungibili hanno mostrato le proprie  fragilità e favorito il fenomeno opposto al body shaming: il body positive, movimento creato per mettere in evidenza corpi non convenzionali, solitamente mal rappresentati dai media quali corpi di persone in sovrappeso o affette da disabilità e/o malformazioni.

Ecco allora che il proprio corpo diventa un’arma da mostrare orgogliosamente. Bisogna saper affrontare le critiche ricevute e infischiarsene dei giudizi alquanto sgradevoli con la consapevolezza che ognuno è bello e unico così com’è perché, come cantano Chadia e Federica Carta, “solo chi non ti ama ti vuole diversa”.

Nicole Valgoi 3AL