Ritorno a scuola, data incerta

La scadenza del DPCM fissato il prossimo 3 dicembre si avvicina e il Governo, di fronte al calo dei contagi, in tutta Italia, è costretto ad affrontare una delle questioni fondamentali dell’emergenza Covid: l’istruzione. Sono infatti giorni di lunghi confronti e intensi dibattiti quelli che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, insieme a  tutto il Governo, sta trascorrendo a Palazzo Chigi, in vista del futuro DPCM.

Uno degli argomenti più caldi del momento è proprio la riapertura delle scuole, in particolare degli istituti superiori, per cui il Governo sarebbe intenzionato a intraprendere una linea comune con i capi di maggioranza e i ministri. Le scuole apriranno a dicembre oppure, viste le imminenti vacanze natalizie, si attenderà il nuovo anno per ricominciare con le lezioni in aula?

Da Palazzo Chigi sembra spuntare un’ipotetica data che risulterebbe essere il 9 dicembre, giorno in cui gli studenti italiani potrebbero ritornare tra i banchi di scuola. Il ministro  dell’istruzione Lucia Azzolina ha definito il ritorno a scuola come “una priorità” per il paese.

Nonostante il desiderio della maggior parte degli insegnanti e degli studenti di tornare in presenza a scuola, non tutti sono d’accordo con l’eventuale riapertura già a dicembre. Due milioni e mezzo di alunni delle superiori, più gli studenti della seconda e terza media delle zone “rosse”, sindaci e i presidenti delle Province temporeggiano, suggerendo al governo di procrastinare al 7 gennaio ogni riapertura. Inoltre i mezzi di trasporti pubblici, che oggi prevedono una capienza al 50%, non riuscirebbero a garantire l’adeguata sicurezza per i cittadini. In contrapposizione a quanto detto prima, il “Comitato Priorità alla scuola” (composto da molti genitori), vorrebbe subito gli studenti in classe.

Ornella Pannuto, III C