Consumo di alcol, tra benefici e rischio di dipendenza

L’alcol, se assunto in grandi quantità, è nocivo per la nostra salute. Ma che cosa succede al nostro organismo, quando lo beviamo?
Una volta che l’alcol viene ingerito, passa attraverso la mucosa gastrica e quella intestinale ed entra direttamente nel circolo sanguigno che lo porta al fegato. La maggior parte del metabolismo dell’alcol si compie negli epatociti, ovvero: le cellule del fegato, in cui entra attraversando la membrana e, all’interno, saranno presenti enzimi specifici che hanno la funzione di demolirlo, chiamati: alcol-deidrogenasi.

Di solito, le donne, rispetto agli uomini, presentano una minor quantità di questi particolari enzimi, tanto che, a parità di assunzione, viene mandato in circolo un terzo di alcol in più. Tuttavia, nella produzione degli enzimi  alcol-deidrogenasi influiscono diversi fattori: sono inducibile e possono aumentare di numero a seconda delle richieste metaboliche. Per questo motivo, chi assume bevande alcoliche tutti i giorni ha più alcol-deidrogenasi di chi è
astemio, incidendo sulle conseguenze dell’assunzione di alcol. Infatti, l’uso quotidiano di bevande alcoliche a bassa gradazione, come il vino (ad esempio un bicchiere a pasto per tutta la settimana) risulta meno dannoso di un’uguale quantità di alcol assunto in un’unica dose sotto forma di superalcolico da un consumatore, magari durante un sabato sera. Un altro
fattore che incide è se l’alcol viene assunto a stomaco vuoto oppure no; infatti se è stato ingerito dopo aver mangiato qualcosa, l’alcol viene assorbito più lentamente.
Ma l’alcol può presentare dei benefici per il nostro corpo?
Solitamente un uso non eccessivo di alcol potrebbe svolgere un funzione benefica, come un’azione antiossidante, un rimedio nel prevenire malattie, come il morbo di Alzheimer, demenza senile e ictus e l’aumento del colesterolo HDL, il cosiddetto colesterolo buono, le cui lipoproteine hanno la funzione di trasportare il colesterolo dalle arterie verso gli organi che lo utilizzano o lo eliminano.
Però, se l’alcol non viene assunto con moderazione comporterà un non indifferente calo dell’attenzione, una minore concentrazione, una diminuzione della prontezza dei riflessi con conseguenti comportamenti anomali da parte della persona in stato di ebbrezza.

Oltre che a questi effetti che riguardano l’aspetto neurologico e comportamentale, vi sono altre conseguenze dannose per il nostro organismo: influiscono sul sistema circolatorio con possibili problemi cardiaci, provocano un’immediata vasodilatazione ed un’aumento della pressione e, con il passare del tempo, le probabilità di rischio di infarto aumentano sempre di più. Inoltre, il consumo di alcol a livello psicologico può causare una dipendenza come quella delle droghe. Infatti, l’eccessivo consumo di alcol aumenta e modifica l’attività delle cellule nervose che rilasciano dopamina, ma modula molte aree cerebrali che formano il sistema limbico e che fanno parte dei circuiti del piacere e della ricompensa, innescando il cervello e i processi chimici che portano
all’alcolismo. Proprio per questo, esistono delle associazioni che aiutano l’alcolista a sconfiggerne la dipendenza, come l’associazione Alcolisti Anonimi, la più conosciuta in Italia.
Federico Spartà, V Dsa