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La piaga sociale della mafie e le possibilità di riscatto della società con Libera

di Salustiana Belen Marte

La mafia è un termine che indica un tipo di organizzazione criminale orribile, che implica violenza. 

Questa organizzazione è molto crudele, il suo scopo è di espandersi il più possibile. 

La mafia, al momento, è meno sanguinosa rispetto a quella precedente, quando i mafiosi massacravano persone che si opponevano alla loro prepotenza. Ricordiamo alcune delle vittime di stragi: il Generale-prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa (3 settembre 1982), i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo (23 maggio 1992), infine Paolo Borsellino (19 luglio 1992). Successivamente, altri attentati e stragi nel ’93 a Roma, poi a Firenze e Milano. 

La mafia subì allora dei forti colpi attraverso arresti, processi e condanne dei loro capi e gregari.

Attualmente questa organizzazione criminale è invisibile ma non vuol dire che si sia indebolita. Al contrario, la mafia si è rafforzata per i legami riavviati tra personaggi di potere, politici, imprenditori e altri soggetti coinvolti, come gli appaltatori, che, a loro volta, sono vittime non riuscendo a ribellarsi alle intimidazioni e alle ritorsioni mafiose.

Quando si parla di mafia non ci si riferisce soltanto a quella siciliana, ormai la mafia è ovunque, in tutto il mondo.

E’ una piaga sociale che onesti cittadini che lavorano ogni giorno vengano sottomessi da persone analfabete, visto che spesso non hanno un titolo di studio. 

La speranza di tutti noi deve essere che la società diventi meno vulnerabile e più decisa nel combattere la mafia.

Un grande esempio di come si possa attuare un progetto così ambizioso è dato dall’associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, fondata il 14 dicembre 1994 da Don Luigi Ciotti. Lui raccolse trecento firme tra gruppi e associazioni, per richiedere l’utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.

Nel 1995 Don Ciotti venne nominato presidente nazionale. Nel 1996 la petizione diventò legge. Nel 2005 partirono in Sicilia e Calabria “I campi della legalità – Progetto Libera Terra”, i primi campi di volontariato e di formazione sui terreni confiscati organizzati da Libera e Legambiente. Nel 2008 è stata inserita dall’Eurispes tra le “eccellenze italiane”. Nel 2009 è stata premiata dal Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese) come una delle migliori esperienze di società civile organizzata. Nel 2012 è stata inserita nella lista delle cento migliori ONG del mondo dalla rivista The Global Journal.