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Castagni parlanti – Bologna si lancia verso un nuovo progetto

Da ottobre l’uomo può parlare con la natura: il merito va ai ricercatori bolognesi, che tramite tecnologie innovative hanno trovato un modo per tradurre il linguaggio misterioso dei castagni.

È un problema che pochi conoscono, ma le foreste e i boschi italiani si stanno mano a mano indebolendo e molte piante rischiamo di sparire, perché non riescono ad adattarsi ai rapidi cambiamenti climatici, e l’inquinamento le rende più suscettibili a virus e parassiti.

Una pianta particolarmente a rischio è il castagno, che proprio quest’anno è quasi scomparso dal territorio italiano per colpa di fitopatologia causata dal cinipide.

Il progetto Castagni Parlanti ha come obiettivo aiutare proprio queste piante, svelando il loro linguaggio segreto, in modo che possiamo “parlare” con loro e capire di cosa hanno bisogno.

Tutto questo grazie alla tecnologia TreeTalker®: un insieme di sensori miniaturizzati che vengono applicati agli alberi per monitorare, attraverso la raccolta di dati e parametri, il loro stato di salute e quello dell’ambiente circostante.

Questa tecnologia è stata sviluppata dal prof. Riccardo Valentini, il vincitore del premio Nobel per la pace nel 2007.

L’obiettivo del progetto è capire meglio i bisogni degli alberi di castagno, e di raccogliere dati sul suolo forestale, in modo da utilizzare tecniche più efficaci.

Gli scienziati non saranno gli unici a lavorare a questo progetto, le informazioni e i dati appresi, verranno trasferiti attraverso cicli di formazione alle aziende forestali.

Nel progetto sono coinvolti 48 alberi, e tutti possono adottare uno di essi e andare a trovarli nel Castagneto, avendo prima prenotato.

Ma come posso riconoscere il mio castagno una volta raggiunto il bosco? È facile, tutti gli alberi coinvolti del bosco portano una targhetta ben visibile con il nome di uno scienziato famoso, sarà sufficiente cercare lo scienziato che hai scelto per trovare il tuo castagno.

Grazie al progetto Castagni Parlanti e alla tecnologia di TreeTalker ad ognuno dei castagni partecipanti sarà data una voce e avranno l’opportunità di comunicare con le persone in tempo reale e potranno dirci quali sono le loro esigenze naturali e le loro potenzialità, considerando che da sempre sono stati importanti fornitori delle basi per una sana alimentazione alla società locale e posseggono una risorsa importantissima per l’uomo, il legno. In particolare il legno di castagno è ritenuto un legno pregiatissimo per la sua particolare leggerezza e spiccata resistenza all’umidità e agli agenti atmosferici.

Hanno pensato anche a un App gratuita e disponibile sugli store Android e iOS

L’esponente principale del progetto è la società degli “Open Fields ( www.openfields.it)”, che si occupa dello sviluppo tecnologico e scientifico del settore agroalimentare. In più ci sono numerose associazioni e istituzioni partner che supportano il progetto come la società di formazione Centoform (www.centoform.it), la fondazione CMCC, dall’acronimo “Centro Euro-mediterraneo sui Cambiamenti Climatici” (www.cmcc.it), l’Università di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, DISTAL, https://distal.unibo.it/it), la Cooperativa forestale Valreno (https://www.facebook.com/valreno1975/) e infine il Comune di Alto Reno Terme.

Questa curiosa iniziativa può diventare un’occasione non solo per avvicinare l’uomo alla natura, ma anche per comprenderla e sentirsi parte di essa.

Per ottenere maggiori informazioni sul progetto si possono contattare i rappresentanti tramite il sito: www.castagniparlanti.it

Cecilia Legnani e Francesca Bergamaschi