Il femminicidio: un fenomeno da estirpare

La violenza sulle donne, come tutti sappiamo, è un argomento molto discusso al giorno d’oggi, infatti negli ultimi anni sono state promosse molteplici iniziative, e proprio grazie a queste iniziative è stata stabilita una giornata internazionale a loro dedicata, il 25 novembre, designata il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

La violenza ha migliaia di forme e sfaccettature, si intende per violenza sia minacce che maltrattamenti fisici e psicologici, di cui fanno parte anche gli atti persecutori, lo stalking nonché abusi sessuali e delitti d’onore . Tutti questi atti orrendi si possono raggruppare sotto un solo termine, coniato recentemente: “il femminicidio”, un argomento estremamente delicato poiché si tratta di violenze estreme che portano anche alla morte da parte del partner, che può avvenire per un’idea di possesso, disprezzo o odio, per molteplici cause tra cui un litigio o una separazione.

Negli ultimi anni sono stati registrati dei dati terribilmente gravi:

  • 3 milioni e 466 mila donne che in Italia negli ultimi 5 anni hanno dichiarato di aver subito stalking

  • una donna uccisa ogni tre giorni nel 2019

  • 1.740 donne uccise negli ultimi 10 anni, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia

Inoltre le donne che si trovano in una situazione di violenza sono drasticamente in aumento proprio a causa del momento storico che stiamo vivendo e quindi con il lockdown sono costrette a stare tutto il tempo con dei partner violenti e quindi in questa situazione le minacce, gli abusi gli omicidi sono aumentati.

In aiuto a queste donne viene incontro un’associazione molto importante ovvero il Telefono Rosa. Per le donne in questione vi è un numero telefonico a disposizione con cui poter interloquire ad esempio con degli psicologi disposti a dare aiuto per qualsiasi tipo di violenza, in campo ci sono anche dei giudici che le sosterranno in tribunale, offrendo così anche un aiuto a livello giuridico.

Chiara Andreoli e Chiara Patania