COME IL COVID-19 HA INFLUITO SUL SETTORE SARTORIALE

Il Covid ha messo in ginocchio tutto il settore sartoriale, come del resto quasi tutti gli altri. Dall’inizio del lockdown di marzo 2020, c’è stata una perdita di oltre il 70%, e inoltre, molte ditte si sono dovute indebitare. Il 2020 sarà un anno da dimenticare per tutti settori.
Siamo andati in una storica sartoria teatrale a Napoli, e abbiamo intervistato la sarta, nonché proprietaria della rinomata sartoria Di Domenico. É una sartoria antica, e con un repertorio di costumi d’epoca e di valore, cerca di mantenere la produttività per non perderla, visto che è un’azienda che è stata tramandata di padre in figlio.
E la signora Fortuna Di Domenico ci ha parlato della sua attività e del difficile momento che vive in prima persona
“ Buongiorno signora, sono davvero felice di intervistarla, iniziamo subito a dire ai nostri lettori che tipo di costumi lei tratta”.
“Abbiamo costumi d’epoca, molti originali e alcuni sono copie, avendo lavorato per cinema, teatro e tv”.
“Da quanto tempo ha iniziato questo lavoro? Perché si è trovata anche lei in questo settore?”
“Hanno iniziato i miei nonni negli anni ‘40, perché mio nonno già si trovava in questo ambiente teatrale, essendo un tenore del teatro San Carlo”. Io ero legata ai nonni, la mattina andavo a scuola, e il pomeriggio ero solita andare in sartoria con la nonna, da lì mi sono trovata inserita in questo mondo”.
“Che tipo di commissioni fate?”
“Realizziamo vari tipi di costumi, anche su bozzetti. Costumi d’epoca, balletti, sbandieratori, sposa, rivista, smocking, tight da cerimonia, e abiti per cinema”.
“Con quali attori o personaggi dello spettacolo ha lavorato dall’inizio della sua attività fino ad oggi?”
“Si è collaborato con grandi, a partire da Totò a De Filippo, anche non napoletani, come Amedeo Nazzari, Corrado Pani, Alida Valli, Terence Hill (conosciuto come Mario Girotti), Renzo Arbore, e davvero tanti altri”.
“Ha collaborato anche fiction e soap opera e film?”
“Abbiamo realizzato costumi per la celebre soap opera “Un Posto Al Sole”,dal 1996 ad oggi, per “la squadra”, dal 2000 al 2007, e anche negli anni ‘70 per “La Figlia Del Capitano”.
“Ha realizzato costumi anche per opere teatrali?”
“Abbiamo ideato abiti per famose opere teatrali, tra cui “Lo Schiaccianoci”, “La Carmen”, “Cavalleria Rusticana, “La Boheme”, “La Traviata” e numerose altre”.
“Oltre agli abiti, che altre creazioni avete?”
“Abbiamo calzature del ‘700, ‘800, medievali, romane, fino ad arrivare a quelle d’oggi; stivali, scarpe nobili, scarpe della servitù, quelle eleganti, ma anche cappelli borbonici, con le relative uniformi, cappelli del ‘700, da moschettiere, da donna, dell’800. E si diversificano in “bombette”, “cilindri”, “panama”, “borsalini”, “coppole”.
“Ci sono abiti originali? E cosa ne intende fare?”
“Certamente, sono sottovesti da donna dell’800, camicine, crinoline, sottogonne, camicie da notte (sia da uomo che da donna) con le “papaline” (il cappellino con il pom-pon che indossavano gli uomini prima di andare a dormire). Sono pezzi non vendibili e non noleggiabili, speriamo un giorno di poter realizzare un museo dedicato”. Ma al momento è molto difficile guardare al futuro, ma speriamo che tutto si possa risolvere in modo che si possa tornare come prima, e di proseguire”.
La ringrazio molto, è stato un vero piacere intervistarla ed entrare un po’ in quello che è il suo mondo, la sua attività di famiglia, la sua arte, la sua professione.

“ Grazie a voi per questa intervista, vi aspetto a Napoli, in Via Costantinopoli 3”per mostrarvi dal vivo le “mie meraviglie “.

Ruben Carotenuto 2Q Classico Cambridge 2.0 – Liceo Vico Napoli

Foto per gentile concessione della sartoria Fortuna Di Domenico