Natale, Napoli, ‘Na tumbuliat…

Il bisogno di essere felici a Natale.

25; 1; 48

A chi di noi non è mai capitato durante le festività natalizie di sedersi a tavola con amici e parenti e mangiare una fetta di panettone o ingozzarsi di noccioline, pistacchi e mandarini per utilizzare gusci e scorze per coprire le cartelle della tombola?

La festa di Natale cade il 25 dicembre, ma le tradizioni fanno cominciare la sua celebrazione nel periodo precedente. I riti e le usanze partono con il periodo dell’Avvento, i giorni che separano dalla festa, sono cadenzati dal calendario che parte dall’ 1 Dicembre.
Il passare dei giorni e l’attesa della Vigilia sono scanditi dai mille impegni per la corsa ai regali , i menù da stilare e gli invitati da assortire, per il vero napoletano nulla di tutto ciò deve mancare per un natale che si rispetti. Le case devono essere addobbate, l’albero ricco di luci e il presepe deve farla da padrone con tutti i suoi personaggi e le novità in termini di arredo campestre: il ruscello di acqua che scorre, Benito che russa, il macellaio che scotenna un pollo e chi più ne ha più ne metta perché si sa che per il napoletano il presepe è a chi o fa meglio, a chi o ten cchiú ricc!
Le donne si chiudono in cucina giorni interi, per dedicarsi con la loro solita devozione a ciò che assolutamente sulla tavola non può mancare; cassate, struffoli, pastiere, roccocò, mustacciòli, capitone fritto, insalata di rinforzo e pesce lesso: 82, ‘A tavula ‘mbandita.
Tutti a tavola si aspetta la nascita r’ o bambiniell, e se durante la tombola esce il suo numero a gran voce viene chiamato: “33, Ll’anne ‘ e Cristo”.
E se un tempo dal panariello usciva il numero 10, ‘E fasule; oggi all’ unisono gridiamo: “Maradòn”.

Da sempre la tombola è una delle principali icone del Natale napoletano, tanto che ogni volta che si pensa a questa festività non si può fare a meno di immaginare quante volte abbiamo atteso la mezzanotte di Capodanno con una tombolata; è l occasione che vede tornare i grandi bambini e i bambini sentirsi partecipi in giochi da grandi.
È puro divertimento scandito da urla e numeri che si confondono:

– Antoniò ca’ nummero aie chiamatò?
– Ma o’ quàttr è asciut? Ambo!
– We io aggie fatto ternò seccò!
– Io tombolaaaaaa, posatè e’ renari!!!

Quest’ anno purtroppo però non sarà lo stesso a causa della pandemia di Covid-19 che non consente assembramenti. Non ci riuniremo con le nostre famiglie come tutti gli anni, non ci sarà la stessa atmosfera piacevole, ma si spera con l’ arrivo di un anno nuovo in un futuro Natale passato in compagnia, divertimento e regali.

Post scritum
Noi ci siamo organizzando per una tombolata in videochiamata!

Ester Frascino 2Q Classico Cambridge 2.0 – liceo Vico Napoli