Breve storia del canto

Il canto è l’emissione, tramite la voce, di suoni ordinati per ritmo e altezza, fino a formare una melodia.

Si articola generalmente su un testo, anche se non necessariamente.

Un gruppo di cantanti che cantano insieme, formano un CORO.

Il canto è tra le forme espressive più antiche, infatti era presente durante i riti sacri, le celebrazioni e altri eventi comunitari.

Il canto è una passione, un modo per esprimersi, in grado di trasmettere emozioni al pubblico, questa capacità di emozionare il pubblico divenne sempre più ricercata, fino appunto a crearsi un MESTIERE, quello del cantante professionista.

Canto nell’antica Grecia

Ora parliamo un po’ dell’antica Grecia, dove il canto professionistico era affidato solamente alle voci maschili.

Erano utilizzate anche le “voci bianche” cioè quelle dei ragazzi prima della pubertà.

Le donne non potevano diventare cantanti professioniste ma, nonostante ciò, la voce femminile era molto apprezzata.

Un esempio è il canto delle sirene, creature metà pesci, metà donne, che con la loro voce melodiosa erano in grado di far perdere la rotta ai naviganti

Canto nella civiltà romana

Purtroppo non ci sono rimaste molte testimonianze scritte di musica romana, forse questo è dovuto alla convinzione che si trattava di un’arte sacra e che non poteva dunque essere profanata mettendola per iscritto.

La musica nella civiltà romana fu un fenomeno culturale importante dall’inizio della storia di Roma, fino alla caduta dell’Impero.

La musica era in uso ai funerali, accompagnava gli spettacoli e gli eventi nelle arene, e faceva parte dello spettacolo chiamato pantomimus, una prima forma di balletto narrativo che combinava danza espressiva, musica strumentale e un libretto cantato.

Ad esempio, la canzone (carmen) era parte integrante di quasi ogni occasione sociale.

Il Carmen saeculare di Orazio, per esempio, fu commissionata da Augusto e fu eseguita da un coro misto per bambini ai Giochi secolari (Ludi Saeculares) nel 17 a.C.

Quindi anche nel passato la musica ha rappresentato anche qualcosa di sacro, piacevole, positivo, non solo per chi la trasmetteva ma anche in chi ne veniva in contatto, esattamente come ai nostri giorni.

L’invito è quindi, ad esplorare il mondo della musica, alla ricerca dei messaggi positivi che essa ci trasmette.

Michela Fontana