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La schiavitù: un crimine ancora da estirpare in ogni sua forma.

di Riccardo Olivieri 1B.

Era il 2 dicembre 1949. Le Nazioni Unite abolivano definitivamente lo schiavismo, iniziava l’ascesa dell’uomo verso l’uguaglianza.

Questa disumana usanza nasce, secondo alcuni storici,  in Mesopotamia insieme all’agricoltura e le prime comunità. Non tutti però avevano ideali simili, quindi molte volte si sfociava in combattimenti, dai quali i vincitori ricavavano ricchezze, terre e prigionieri di guerra. Perché eliminare un nemico invece di umiliarlo sottomettendolo e rendendolo privo di diritti

 

Fu grazie ad Hammurabi, a Babilonia, che lo schiavo ebbe alcuni diritti minimi. Per la prima volta lo schiavo era più importante

della donna, in quanto un uomo libero poteva uccidere sua moglie ma non uno schiavo(secondo la legge, la quale non era sempre rispettata).

iloti spartani

Dopo che i popoli antichi svilupparono una maggiore organizzazione non fu raro divenire schiavi a causa di un debito non pagato. Questo succedeva per esempio nella Grecia arcaica tra aristocratici e abitanti.

Nella rigida Sparta la società era divisa in tre fasce tra cui gli iloti, gli schiavi. Gli schiavi erano maltrattati continuamente, basti pensare che un rito per i piccoli guerrieri spartani era di ucciderne il più possibile in poco tempo e di nascosto durante un periodo limitato (Krypteia).

MA OGGI LO SCHIAVISMO HA AVUTO LA SUA FINE?

Le Nazioni Unite hanno abolito lo schiavismo, ma non é raro trovare ancora oggi in paesi poveri o sotto governi dittatoriali sfruttamento minorile o schiavismo in altre forme: la sottomissione tramite debito, il lavoro forzato, la tratta di minori e di donne, la schiavitù domestica, la prostituzione forzata, inclusa quella minorile.

Nel mondo tra file e file di soldati possiamo ancora oggi ammirarne alcuni che non sono maggiorenni. Siamo nel 2020 e nel mondo ci sono ancora bambini che come gli spartani si allenano per la guerra dai 7 anni in su, la differenza é che non sono visti come “il futuro” dello stato, bensì sono solo strumenti di battaglia senza valore.