“Deal is done” con queste parole Boris Johnson, attraverso il suo account Twitter, conferma il raggiungimento di un accordo con l’Unione Europea e scongiura il temuto “no deal”, che avrebbe avuto pesanti ricadute economiche e politiche.
Il negoziato, conclusosi ieri sera ed ufficializzato da un testo di 2000 pagine circa, porta ad una svolta importante sia per il Regno Unito sia per l’Unione Europea. “I negoziati sono stati difficili ma era un accordo per cui valeva la pena battersi” afferma la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, pronta a voltare pagina.
Questo accordo post Brexit, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2021, permetterà al Regno Unito di riprendere la propria sovranità nazionale, espressa dai cittadini nel referendum del 2016 e tutelare i posti di lavoro, evitare il ritorno ai dazi sulle merci ed infine di mantenere aperta la cooperazione in tema criminalità e sicurezza. La trattativa, durata mesi, porta all’uscita del governo britannico dal programma Erasmus e prevede per chi si recherà in Inghilterra per motivi lavorativi l’obbligo di un visto. Questi sono solo una parte dei principi previsti dal Trattato di libero scambio, che dovrà passare attraverso le ratifiche parlamentari sia del parlamento inglese sia del parlamento europeo.
Elisa De Piazza