L’alimentazione nell’antica Grecia

Tra i cibi più importanti  dell’alimentazione greca c’erano i cereali, principalmente orzo grano.

​Come in molti paesi mediterranei, la cucina greca impiegava ampiamente l’olio di oliva, usato sia per condire sia per friggere.

La loro alimentazione comprendeva anche ortaggi e verdure (cipolle, zucche, carciofi, cardi, asparagi e spinaci), frutta fresca (mele, pere, uva, melegrane e fichi), dolci al miele.                                              ​

Amavano le spezie, che aggiungevano ai loro piatti per dare sapore. ​ La carne di manzo, costosa e rara, veniva mangiata soprattutto durante i sacrifici o nei banchetti degli aristocratici detti symposium, passatempi preferiti dagli uomini di alto rango dove non potevano partecipare le donne, tranne le cortigiane.

Associato a questi tipi di banchetti veniva impiegato un gioco chiamato kottabos che  consisteva nel colpire un bersaglio, un piatto o un vaso, con il vino rimasto sul fondo della coppa. Generalmente il premio che spettava al vincitore era una mela, dei dolci, una coppa o il bacio della persona amata, cui era dedicato il lancio.

Nelle città di mare si trovavano pesci di ogni tipo. La gente comune consumava soprattutto sardine, ma non mancavano pesci prelibati come il tonno, oppure i molluschi e i crostacei che spesso venivano venduti alla nobiltà.​     

Il cibo preferito era il famoso ‘’brodo nero’’, arricchito da carne di maiale, sangue, aceto e sale e che tutt’ora si può gustare nelle più tradizionali città greche.

Purtroppo, buona parte della popolazione non godeva di tutti i privilegi spettanti ai nobili ed era costretta a mangiare cibi poco raffinati. Il nutrimento della gente umile si basava su prodotti come orzo, carote, ortaggi, erbe di campo. Sulla loro tavola era sempre presente una brodaglia di verdure spesso fatta con acqua poco pulita. Sicuramente connesso a questa scarsa alimentazione, la gente di basso rango presentava deformazioni nel corpo o nella struttura ossea. Come scientificamente provato, queste persone erano di bassa statura e avevano molto spesso i capelli color castano scuro che dai nobili veniva considerato  simbolo di impurità. Pochi individui raggiungevano l’età adulta e chi vi arrivava presentava già parecchi dolori all’età di 20 anni. L’aspettativa di vita di un tempo era nettamente minore alla speranza di vita media attuale.

Le persone di alto rango avevano una corporatura molto più robusta e muscolosa: non a caso seguivano una dieta, un vero e proprio stile di vita del corpo e della mente. Per noi dieta vuol dire perdere peso, dimagrire, ma per gli antichi voleva dire portare avanti una vita sana.

 

di Pietro Ghianni