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Nuove incredibili scoperte nella Necropoli di Saqqara, 100 nuovi sarcofagi risalenti a 2500 anni fa

L’Egitto  non finisce mai di stupire. Da sempre punto di riferimento delle maggiori scoperte archeologiche, anche quest’anno la terra del deserto fa emergere nuovi segreti. Ad annunciarlo  è stato il Ministero del Turismo, che ha rivelato i dettagli di una tra le più grandi scoperte archeologiche del 2020.  Questo dimostra quanto questa Terra, possa ancora regalarci nuovi tesori e demolire le certezze che oggi si hanno di questa  magnifica civiltà. La scoperta fatta nel sito archeologico di Saqqara, situato nel Basso Egitto,ha portato alla luce più di 100 sarcofagi,  inviolati e ben sigillati, contenenti mummie e 40 statue funerarie. I sarcofagi risalenti a 2500 anni fa, sono stati ritrovati in pozzi funerari profondi 12 metri. Oltre ai sarcofagi e alle statue sono stati ritrovate anche maschere funerarie,vasi canopi e amuleti.  I sarcofagi in legno dipinto, appartenevano ad alti funzionari, risalgono a due epoche differenti, Tolomeo e Tardo Antico. Gli archeologi, dei cento sarcofagi ritrovati, ne hanno aperto solo uno, al suo interno è apparsa una mummia che è stata successivamente sottoposta ai raggi X, arrivando alla conclusione che il corpo fosse di un uomo di circa quarant’anni. Saqqara è uno dei più importanti siti archeologici della capitale, è stata una grande necropoli di Memfi. Nel 1979 è stata dichiarata patrimonio del’UNESCO. Nella sua necropoli  si trovano diversi siti di sepoltura, tra cui la piramide a gradoni di Djoser, la più antica piramide mai conosciuta.  Purtroppo anche in questo caso non mancano critiche contro il presidente, Abdel Ftatah, per il suo atteggiamento nei confronti del patrimonio archeologico. Anche Saqqara sarebbe infatti toccata dal progetto di un’autostrada che dovrebbe mettere in collegamento il Cairo con la nuova capitale. La nuova struttura potrebbe provocare, secondo gli esperti, danni irremovibili ai monumenti. Nonostante tutto la scoperta, ha concentrato l’attenzione mondiale, su un paese che a causa della pandemia e dei problemi politici, vede crollare l’attività turistica nel suo paese. Tutti i reperti verranno distribuiti in diversi musei egiziani, fra i quali Il Grande Museo  egiziano, che verrà costruito nella periferia della capitale, nei pressi della piramide di Giza.

Sveva Paternicò, 3°B 

Boggio Lera, Catania