L’ambiente e le sostanze chimiche

La chimica è uno dei settori più rappresentativi della scienza.

Essa è presente ovunque. Gli oggetti sono costituiti da materiali chimici e, per formarsi, hanno bisogno di reazioni chimiche.

E’ una scienza che influenza notevolmente l’ attività dell’uomo, che assicura rendimenti positivi ma, a volte, provoca anche disastri.

Ricordiamo il disastro ambientale accaduto a Noril’sk il 29 maggio 2020. Il serbatoio 5 della centrale elettrica in Siberia ha ceduto riversando il suo contenuto di circa 17 000 tonnellate  di gasolio in un’area di 44 ettari e in particolare nel fiume Dald’ikan. 

A causa di questo disastro, a cui non si è ancora riusciti a porre rimedio definitivo, le acque dei fiumi Ambarnaya e Pyasin si sono tinte di rosso.

Una volta dichiarato lo stato d’emergenza, lo sversamento è stato contenuto e oltre 200 tonnellate di derivati del petrolio e lubrificanti sono stati raccolti.

Il petrolio che, risulta essere un materiale altamente inquinante a causa della sua composizione chimica, ha apportato danni all’ambiente e non  soltanto in questa occasione.

Il combustibile fossile è dannoso ogni qualvolta viene bruciato per permettere a mezzi, fabbriche e centrali elettriche di lavorare, sprigionando un’enorme quantità di anidride carbonica e di altri gas che favoriscono l’effetto serra.

La chimica verde

La chimica tuttavia procura anche benefici all’ambiente e all’uomo.

Un esempio è sicuramente quello dei pannelli solari.

Essi, utilizzando l’energia solare per caricarsi e rifornire una centrale per l’immagazzinamento e lo spargimento della stessa, sono gli esempi più lampanti di sviluppo sostenibile.

I pannelli solari infatti sfruttano il calore fornito dal sole, che è una fonte inesauribile (a differenza del petrolio e dei combustibili fossili), convertendola in energia.

Tutto ciò è possibile grazie all’olio contenuto nei tubi all’interno dei pannelli, olio che viene fatto evaporare per attivare le turbine che generano elettricità.

L’olio che viene usato è praticamente inesauribile, in quanto viene fatto ricondensare alla fine del suo impiego, emettendo zero emissioni nocive. Ciò permette di avere energia illimitata.

 La centrale di pannelli solari più grande al mondo è in Marocco, al confine con il deserto del Sahara.

Occupando una superficie di 3000 ettari, fornisce corrente diretta a oltre un milione di persone, oltre a commerciare il 60% del suo immagazzinamento annuo. Questo impianto è composto da più di mezzo milione di “specchi”.

L’impianto, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, produce energia anche di notte, quindi anche in mancanza di sole. Grazie al calore dell’ “olio inesauribile”, vengono riscaldate grandi quantità di sale che vengono poi sciolte e sparse sui pannelli durante la notte per conservare così il calore degli specchi.

di Giacomo Varriale