NONNA MARISA
Nonna, parlami della tua famiglia.
Sono nata a Lusia, in provincia di Rovigo, il 28 settembre 1943. In famiglia eravamo dodici: sette sorelle, tre fratelli, mamma e papà. Di solito gli altri fratelli si passavano i vestiti, ma io no, perché c’erano troppi anni di differenza rispetto a loro. Mia mamma se litigavamo picchiava tutti, non voleva sentire ragioni!
Quanto sei stata a scuola?
Dalla prima elementare fino alla quinta, poi sono andata a fare la sarta e a lavorare in campagna.
Che giocattoli avevi?
Una bambola di pezza fatta dalla mia mamma, avevo solo questa.
Che regali ricevevi?
Mandarini, arance e qualche mela. Il regalo più bello che ho ricevuto era la tombola e quando estraevi il numero sopra la casella mettevi il grano turco o un bottone.
Voi bambini avevate dei diritti?
Non avevamo nessun diritto, comandavano i genitori, punto e basta.
A che cosa giocavate?
Giocavamo tanto all’ aperto: salto alla corda, al gioco della settimana, a biglie di terra, caccia al tesoro e nascondino. Il mio gioco preferito era “sbindec”, facevi il cerchio con un bastone, lo tiravi e perdevi se lo facevano entrare dentro.
Come è stata la tua infanzia?
Sono contenta della mia infanzia perché ho giocato tanto, pur avendo solo una bambola di pezza, mi sono divertita e non rimpiango niente.
Irene Navella, II D