QUANDO I GRANDI ERANO PICCOLI… Papà, ti ricordi?

 

Simone a sei anni

Papà Simone

Il mio papà ha 46 anni ed è originario di Zumaglia. Alla mia età aveva delle giornate intense: tutte le mattine sveglia alle 6.45, poi, dopo colazione, saliva su un bellissimo Maggiolone Cabriolet guidato dalla nonna Patti per recarsi a scuola. Nel primo pomeriggio era impegnato con lo studio, mentre trascorreva tre pomeriggi a settimana, dalle 16 alle 18, allenandosi con la squadra di pallamano. Il sabato era dedicato alle pedalate con gli amici e la domenica al pranzo con i nonni.

Com’era la scuola media ai tuoi tempi, papà?

A scuola ai miei tempi le lezioni iniziavano alle 8 e finivano alle  13, si faceva un intervallo di 10 minuti circa, durante il quale si poteva mangiare un panino e giocare un po’ con i compagni. Si studiavano italiano, storia, geografia, matematica, lingua francese, arte, scienze, religione e durante le ore di educazione fisica si praticavano alcuni sport, come il basket, la pallamano ed il calcetto. I professori erano dei buoni insegnanti e severi, bisognava studiare molto ed essere ben preparati.

E la vita in famiglia com’era?

La mia mamma, tua nonna, era un’insegnante di Lettere e ci teneva molto al buon andamento scolastico e tutte le sere mi interrogava. Mio padre, tuo nonno, invece, era un direttore d’azienda molto impegnato e quindi poco presente a casa; anche lui però era molto severo in fatto di educazione e di risultati scolastici, di conseguenza mi faceva rigare dritto.

Se i risultati scolastici erano scarsi arrivavano le punizioni, che potevano essere di svariato tipo:

  • niente bicicletta per una settimana;
  • non si potevano vedere gli amici fino al recupero della materia;
  • qualche sberlone!

Come passavi il tuo tempo libero?

Io ero un grande sportivo, giocavo a pallamano e nel tempo libero facevo delle lunghe pedalate per le valli biellesi. Ogni tanto giocavo con gli amici con il Commodore64, il computer dei miei tempi e, a volte, con un’automobile radiocomandata.

E che cosa mangiavi?

Si faceva una colazione abbondante a base di latte e biscotti prima di iniziare la giornata, uno spuntino durante l’intervallo, poi pranzo a casa con tutta la famiglia, un panino a merenda e poi cena.

Mattia Parlamento, II D