L’elio scarseggia. Ad oggi, il secondo elemento, dopo l’idrogeno, più diffuso nell’universo, eppure è in corso una penuria globale di elio. Si tratta di uno dei 94 elementi presenti in natura ed è molto importante per i suoi utilizzi. Purtroppo, non ne abbiamo molto a disposizione ed è necessario porre attenzione a inutili sprechi, cercando di utilizzarlo con parsimonia, sennò le conseguenze non sarebbero positive.
L’elio è utilizzato per molti scopi, sicuramente il primo pensiero va ai palloncini. Ma la sua principale applicazione è nella criogenia: è un ottimo refrigerante allo stato liquido per i magneti superconduttori. Nella ricerca scientifica, serve ad aiutare chi soffre di problemi respiratori: mischiato all’ossigeno ci fa ottenere una miscela chiamata Heliox, che viene fatta inalare a pazienti con problemi polmonari. È utilizzato anche come propellente per le sonde spaziali.
Presente per più del 25% nella materia luminosa; nel Sole, al 41%. Si trova, inoltre, nell’atmosfera terrestre come prodotto del decadimento di alcuni minerali radioattivi. È
presente anche in alcune acque minerali, in alcuni depositi di gas naturali negli Stati Uniti e nei gas vulcanici.
Se lo esaurissimo i problemi sarebbero parecchi, a partire dalla ricerca scientifica, dove non sapremmo l’efficacia di questo elemento sulla salute, fino ai viaggi nello spazio. Inoltre anche nel Sole terminerà questo elemento, e ci saranno conseguenze catastrofiche quando accadrà.
Da tutte queste informazioni, è chiaro che è necessario utilizzare con parsimonia le
quantità presenti sulla Terra di questo elemento e sfruttarlo al meglio.
Marchese Salvatore Luca, III DSA