RACCONTI SOTTO L’ALBERO… Babbo Natale & Martina Natale

Quest’anno Babbo Natale, essendo scivolato su  un tappeto ed avendo una gamba rotta, mi ha chiesto di aiutarlo a distribuire i regali in tutto il Biellese!

Io l’ho saputo solamente ieri, che era la vigilia di Natale, alle sette del mattino. Babbo mi ha detto che stava andando dagli elfi per vedere come stava procedendo il lavoro, perché proprio quella notte avrebbe dovuto consegnare i regali. Quando è entrato nel laboratorio non si è accorto del tappeto, ha inciampato e… addio regali? No, perché ha affidato il compito di consegnare i doni ad alcuni ragazzi speciali sulla terra, me compresa, ognuno nella propria città. Io ero preoccupata perché non sapevo come arrivare in tempo da lui, ma mi ha tranquillizzata suggerendomi di schioccare le dita tre volte e dire: “Babbo, Babbo, Babbo Natale!” Io l’ho fatto e ha funzionato.

Quando ho aperto gli occhi mi sono trovata davanti all’enorme casa di Babbo Natale, ho bussato e la porta si è aperta. Davanti a me c’era una grande freccia che indicava di andare a destra. Seguendo la freccia mi sono trovata nella camera di Babbo Natale. Lui era lì, sul suo grande letto, che mi stava aspettando a braccia aperte; mi ha spiegato come funzionava la distribuzione dei regali e poi mi ha presentato un elfo super simpatico di nome Leggiucchio. Babbo Natale mi aveva assegnato proprio quell’elfo per accompagnarmi durante la notte. Mi ha affidato anche Rudolph, la renna dal naso rosso brillante.

Quando siamo arrivati a Biella e ho incominciato a consegnare i regali, mi sono accorta che i pacchi erano davvero minuscoli. Leggiucchio mi ha spiegato che erano così perché dentro a quel sacco ci dovevano stare i regali di tutti i bambini, poi mi ha dato un sacchetto che conteneva una polvere e una sfera che avrei usato dopo essere entrata in ogni casa. Passando dal camino ho preso la sfera e l’ho agitata in aria e a quel punto sono usciti dal sacco i regali per quella casa e con la polvere li ho ingranditi. Ho fatto così per tutto il Biellese.

Erano le tre del mattino quando sono tornata alla casa di Babbo Natale ed ero stanchissima. Quando sono scesa dalla slitta una nebbia folta mi ha avvolta e mi ha riportata a casa mia.

Stamattina mi sono svegliata pensando che fosse stato tutto un sogno, ma sotto l’albero di Natale c’era un pacchetto incartato con la carta da pacco marrone: dentro ho trovato una foto incorniciata con Rudolph, l’elfo Leggiucchio, Babbo Natale e… c’ero anch’io! C’era anche un biglietto con scritto “Grazie, firmato Babbo Natale”. Così ho scoperto che non era stato un sogno, ma era realtà.

I tuoi sogni si possono avverare per davvero!

Martina Ghelfi, I D