Come e perché la ginnastica artistica è parte di me

Mentre per molte persone la ginnastica artistica è un semplicissimo, a tratti brutto, noioso e pericoloso sport, nel mio vocabolario è un sinonimo del sostantivo “vita”. La ginnastica artistica è la mia passione da ben 11 anni; con lei sono cresciuta e sono diventata la persona che sono oggi; per me è come se la vita fosse cominciata a 5 anni e da quel momento sia andata avanti. Questo sport mi ha insegnato tanto della vita, come se fosse un terzo genitore, astratto però; mi ha insegnato come poterla affrontare a testa alta, con determinazione ma allo stesso tempo con il sorriso; mi ha insegnato che nonostante il lavoro, il sudore e i sacrifici non sempre si vince, ma fanno parte del gioco anche le sconfitte. É la mia seconda casa; la palestra è il mio posto. Le sono grata in quanto mi ha fatto conoscere tantissime nuove persone; persone davvero belle che sono tra le mie più care amiche e le mie allenatrici che mi hanno cresciuta come fossi una loro figlia; tutte loro sono la mia seconda famiglia. Hanno gioito con me nelle vittorie e mi hanno supportato e sopportato nei momenti no colmi di delusioni. Purtroppo in Italia è uno sport molto sottovalutato, non è conosciuto come magari tanti altri e di conseguenza non ha così tanta visibilità nonostante se la meriterebbe tutta perché anche solo da vedere, per una persona alla quale questo mondo è totalmente sconosciuto, è pura magia. È uno sport pieno di benefici, sia fisici ovviamente che, nel mio caso, soprattutto mentali; per questo dico spesso che la ginnastica mi ha salvato la vita. Oltre che essere un’ottima valvola di sfogo, mi permette di liberarmi da tutto ciò che ho dentro, di esprimere tutto il casino presente nella mia mente, mi permette di scappare anche solo per un attimo dalla vita vera; mentre eseguo un qualsiasi esercizio, il mio cervello è come se si spegnesse nella parte piena di problemi e caos e rimanesse fisso e concentrato sul suo unico obbiettivo per quel minuto e mezzo, per quel volo o quel salto; tutte le mie emozioni di punto in bianco si tramutano in energia e determinazione. La ginnastica artistica, nel mio caso, è stata motivo di infinite soddisfazioni, alle quali ancora oggi a ripensarci mi vengono i brividi e molta nostalgia ma anche di dolori, cadute, sconforto, delusioni e pianti ma sono sempre andata avanti grazie alla mia passione e alla forza di volontà che lei stessa mi ha trasmesso; è come se mi avesse formata e dotata per poi mettermi alla prova contro lei stessa e io sto vincendo. Mi ha fortificata e caratterialmente mi ha resa una persona migliore. Probabilmente l’aspetto per il quale non smetterò mai di ringraziarla è la gestione dell’ansia: sono sempre stata una persona molto ansiosa e questo mi portava a vivere male e a sentirmi male molto spesso ma mi sono davvero resa conto, a distanza di tanti anni, che grazie a lei questo senso di ansia perenne non sta scomparendo, ma si sta alleviando sempre di più e sta diventando sempre più gestibile e questo in moltissimi lati della mia vita, anche quello scolastico.
Alla ginnastica devo tutto, alla ginnastica devo me stessa.


Gloria Pini 3AL