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RACCONTI SOTTO L’ALBERO… Babbo Natale & Marcello Natale

Era la vigilia di Natale quando mi venne un’idea. Mia mamma era andata a fare il turno di notte al lavoro, quindi decisi di provare a vedere Babbo Natale… chiesi aiuto a mia sorella, che subito mi rispose: – Non ho tempo per queste buffonate! – ma io le dissi: – Allora farò vedere a tutti quella tua foto con il brufolo enormissimo… 

Una volta convinta mia sorella con il ricatto, ci mettemmo a preparare alcune trappole… Andando a dormire io sentii un urlo molto forte: non sembrava la voce di mia sorella, quindi andai a vedere cosa succedeva ed era proprio lui, Babbo Natale!

– Babbo Natale, sei tu!!!!

– Certo che sono io, chi se no?

– Come mai ti stai tenendo il ginocchio?

– Sono scivolato sul tuo tappeto, ora sarai sulla lista dei cattivi. Per fortuna avevo con me la mia polvere magica aggiustaossa, così adesso riesco a camminare, anche se solo a fatica.

– Ma non posso fare niente per essere rimosso dalla lista dei cattivi?

– Beh, ora che hai causato tutto questo, potresti almeno aiutarmi a portare i regali nel Biellese.

Quindi partimmo verso le prime due case, Babbo ne visitò in una e disse a me di andare nell’altra. Era la prima volta che consegnavo i regali, quindi non pensavo di farcela, ma ci ho provato, anche se ero molto agitato per la responsabilità. Entrando notai subito che erano ancora tutti svegli e quindi misi i regali  sotto l’albero adagio adagio.

Tornando verso la slitta il pavimento fece “cric”: si girarono tutti, ma per fortuna c’era un nascondiglio, quindi tornai tranquillo alla slitta, tutto fiero di me.

La nostra avventura continuò, fino a quando non ci cadde un regalo: accorgendomene lo dissi subito a Babbo e lui, scuotendo la barba, lanciò un flusso antigravitazionale, cosicché il regalo rimase sospeso a mezz’aria e si riuscì a  prenderlo con un’inversione delle renne. Dopo un po’ rimasero solo due regali: erano per me e mia sorella. Quando arrivammo a casa aprimmo subito i regali e Babbo ci disse: – Oh, oh, oh, fate i buoni! – e se ne andò con la sua slitta.

Ero stato cancellato dalla lista dei cattivi!

Marcello Marcuzzi, I D