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Le origini e la storia di un’antica tradizione: l’albero di Natale

Ogni anno con l’avvicinarsi del Natale si ha l’usanza di decorare la casa con addobbi natalizi tra cui l’immancabile albero di Natale sotto il quale vengono deposti i regali da scartare la mattina di Natale, ma ci siamo mai chiesti da dove arriva questa usanza?

Pare che l’odierno albero di natale provenga da una lunga e antica tradizione della cultura celtica. Secondo i sacerdoti di questa civiltà, l’abete rappresentava la lunga vita, avendo le foglie persistenti anche d’inverno, e per questo motivo cominciarono a onorarli nella festa del solstizio d’inverno. Ogni anno infatti, nel periodo natalizio, gli abeti venivano tagliati e decorati per conquistare il favore degli spiriti.

Un altro popolo che credeva nella devozione dell’albero di Natale fu quello Vichingo, che era solito decorare gli alberi con frutti e ghirlande, a ricordo della fertilità che avrebbero ridato loro in primavera; i Vichinghi inoltre credevano che l’albero potesse esprimere poteri magici, tanto da essere responsabile con il suo potere del ritorno proprio della luce solare.

Anche i Romani usavano decorare le loro abitazioni con rametti di pino nel periodo delle Calende di gennaio.

La tradizione dell’albero di Natale emerse anche nella cultura cristiana con la raffigurazione dell’albero posto al centro dell’eden dal quale gli uomini avrebbero ritrovato il perdono.

La città che ospitò il primo albero di Natale fu Tallinn, in Estonia, dove nel 1441 fu eretto un enorme albero nella piazza del Municipio intorno al quale i cittadini ballavano insieme alla ricerca del compagno di vita e a seguire, nel 1570 venne ripresa l’usanza estone in Germania.

Chiara Lucchinetti 3BL