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L’importanza del Patto Atlantico, da Decimomannu al Pentagono.

La storia della Repubblica Italiana ha sempre avuto tra i suoi principali attori la NATO: l’organizzazione militare per eccellenza che conta, ad oggi, ben trenta paesi membri, perlopiù europei. Il Patto Atlantico risale al 1949 e viene fondato sia per arginare quella che all’epoca era ritenuta la pericolosa avanzata del comunismo sovietico stalinista sia per unire, dal punto di vista militare, i paesi occidentali (l’allora autodefinito “mondo libero”). 

Una delle più efficaci, per quanto brevi, definizioni dell’utilità della NATO ci viene data dal generale, nonché primo segretario del Patto, Hasting Lionel Ismay: “Lo scopo della NATO è di tenere dentro gli americani, fuori i russi e sotto i tedeschi”. Senza dubbio la dichiarazione del generale non sarebbe vista benissimo oggi ma è necessario ricordare il contesto storico e sociale. L’Europa era stata dilaniata per decenni da guerre e dittature, sconfitte a duro costo, mentre molti paesi dell’Europa dell’Est erano ancora oppressi da governi che rispondevano al regime comunista di Mosca, regime che iniziò a crollare solo dal 1989 con la caduta del muro di Berlino. 

La NATO portò speranza a quella fetta di mondo che vi si riconosceva e fronteggiò gli stati satellite dell’Urss schierando i propri sistema di difesa. Ma subì anche critiche e dissensi, persino in occidente, specialmente da parte dei movimenti che invece si riconoscevano nell’antimilitarismo.

In piena osservanza dei valori del Patto Atlantico, che hanno sempre visto l’Italia tra i Paesi più rilevanti, è in fase di apertura una base di addestramento AMI-Leonardo a Decimomannu, nei pressi di Cagliari, dove si addestreranno i piloti da caccia italiani e alleati. I poli di formazione italiani per piloti militari sono sempre stati considerati delle eccellenze così come gli stessi piloti che, in più occasioni, durante le esercitazioni di intercettamento congiunte con gli Stati Uniti, hanno dato il meglio di loro “abbattendo” gli avversari pur avendo dei velivoli migliori. Celebre è l’episodio in cui i nostri F-104, caccia di vecchia concezione, sono riusciti ad intercettare ed “abbattere” gli F-14 americani fatti conoscere dal grande schermo con il celeberrimo film “Top Gun”.

https://www.nato.int/

“Un’ulteriore valorizzazione della nostra terra. Desideriamo cogliere le opportunità che derivano dall’ospitare un centro di eccellenza che coinvolge partner di eccezionale valenza nel settore delle tecnologie avanzate nel campo dell’addestramento al volo in un contesto internazionale che determinerà un incremento dell’occupazione nel territorio e una collaborazione strategica con realtà tecniche e accademiche”. Queste le parole del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas all’inaugurazione della “International Flight Training School” che dovrebbe essere pienamente operativa dal 2022.

Altro grande esempio di solidarietà dal nostro principale alleato, gli Stati Uniti, è stato l’acquisto di nuovi blindati anfibi, costruiti su modello del Freccia, prodotti da Iveco per i Marines. Il numero di questi supererà, entro il 2024, le 200 unità con una costruzione opzionale di altre 300. Questi mezzi diventeranno la punta di diamante dei fanti di marina statunitensi per le operazioni di proiezione rapida dal mare. Infatti ogni mezzo sarà in grado di trasportare 13 uomini mantenendoli al sicuro durante la navigazione e su terra ferma grazie all’incredibile corazza antimine che certamente non li limita in velocità dato che sono in grado di raggiungere i 100km/h. Anche Fincantieri ha avuto la sua parte vincendo un appalto di costruzione di 20 fregate dal costo unitario di circa 800 milioni di dollari. L’asso nella manica per la vittoria dei triestini è stata la presentazione di progetti di fregate tipo FREMM ampiamente collaudate e spina dorsale della Marina Militare Italiana e della Marine Nationale. 

La produzione di queste fregate avrà una cruciale importanza per contrastare l’avanzata economica cinese; contrasto ritenuto prioritario soprattutto dagli Usa, secondo i quali la Cina è una minaccia dal momento che produce a bassissimo prezzo e in pessime condizione lavorative. 

Infatti le FREMM saranno dispiegate anche per il pattugliamento delle zone cruciali per l’economia cinese. Probabilmente la commissione verrà aumentata a 38 fregate anche se gli analisti del Pentagono dicono che sarebbero necessarie una settantina di fregate multiruolo. 

di Vittorio Canovi, 3AC