Salviamo il Natale sulla neve

Il Natale più strano della nostra storia recente è già passato, tutti insieme a casa viste le norme anti-covid19 in tutta l’Italia.

Non dimentichiamo che questa pandemia è la conseguenza del nostro impatto sul pianeta. Secondo recenti studi, entro il 2050 continuando di questo passo la temperatura aumenterà così da far ridurre i ghiacciai e, tra le altre cose, bloccare gli impianti sciistici.

Il termine riscaldamento globale, come suggerito da questa definizione, indica il mutamento del clima terrestre sviluppatosi nel corso del XX secolo e tuttora in corso. Tale mutamento è attribuito in larga misura alle emissioni nell’atmosfera terrestre di crescenti quantità di gas serra e ad altri fattori che la comunità scientifica ha rilevato come imputabile all’attività umana.

Secondo l’UNEP (Programma nazioni unite per l’ambiente) la pandemia attuale potrebbe far rivedere alcune politiche ambientali.

Come ricostruito dal Post, i paesi più grandi produttori di CO2 hanno avviato programmi di investimento molto ambiziosi non solo per provare a ridurre la diffusione del coronavirus, ma anche per rilanciare l’economia, sulla quale hanno avuto un forte impatto restrizioni e lockdown.

Inoltre, lo stesso UNEP conferma che le emissioni di anidride carbonica nei prossimi anni si dovrebbero ridurre del 7%.

Tale impatto comporterebbe una diminuzione della temperatura media di 0,01 °C entro il 2050.

Riduzione stimata delle emissioni nel 2020 rispetto al 2019 in seguito ai lockdown per contrastare la pandemia (UNEP) – fonte Il Post

Il rapporto, riassunto dal Post, rileva come nell’ultimo periodo un numero crescente di governi si sia impegnato ad abbassare le emissioni entro la metà del secolo. Circa 126 paesi, che da soli fanno il 51% delle emissioni di gas serra, hanno annunciato di voler adottare nuove politiche per azzerare le emissioni di anidride carbonica nei prossimi decenni.

L’ UNEP crede che gli attuali sforzidebbano essere almeno triplicati per diminuire il rischio di un aumento di 2 °C della temperatura media globale.

Gianluca Steven Caqui, 3G