La società persiana era organizzata secondo un modello piramidale dove in cima si trovava il sovrano con la sua corte, composta da militari, funzionari, sacerdoti e nobili. Vigeva inoltre il patriarcato, l’uomo più anziano della famiglia esercitava il controllo esclusivo su di essa.
Le donne possedevano diversi diritti giuridici ed economici. Le signore della casa reale erano molto attive ed intraprendenti: prendevano parte alle feste e ai banchetti reali o organizzavano festeggiamenti, viaggiavano per l’Impero, davano disposizioni, controllavano direttamente i propri possedimenti e i dipendenti.
Un chiaro esempio di intrepida e libera donna è Artemisia I di Caria. E’ soprattutto ricordata per la partecipazione alla battaglia di Salamina e alla seconda guerra persiana. Si tramanda che preferisse la guerra e la navigazione alla vita di corte. A dimostrazione della sua intraprendenza, era solita cambiare le bandiere delle navi per spostarsi tranquillamente fingendosi greca o persiana in base alle flotte vicine.
L’abbigliamento della donna persiana non era molto diverso dal vestiario maschile: indossava un paio di lunghe braghe e, sopra di queste, due tuniche, una delle quali con maniche lunghe che nascondevano le mani e una cintura che la cingeva alla vita o sotto il seno.
La donna persiana non curava molto la pettinatura, come invece le donne dell’antica Grecia. Avvolgeva sulla testa un velo sostenuto da una fascia multicolore che scendeva sul viso o sulle spalle. Solamente più tardi, coprire il viso per le donne, divenne obbligatorio.
Si preoccupava molto della bellezza del viso. Raccoglieva la radice della ‘Iris tuberosa’, la tritava, la scioglieva in acqua e poi la strofinava sulle guance, provocando un piacevole arrossamento. Inoltre, utilizzava numerosi cosmetici per dare un bel colorito alla propria pelle. Sulle palpebre degli occhi metteva una sostanza colorante, nera o verde, e alla fine cospargeva interamente di profumo il proprio corpo.
La maggiore autonomia e il particolare rispetto di cui godevano le donne persiane erano garantiti dallo zoroastrismo, una delle religioni più antiche e diffuse nell’Impero, basata sugli insegnamenti del profeta Zarathustra (o Zoroastro), che aveva tra i suoi tanti principi l’uguaglianza fra uomini e donne.
di Manarini Claudia e Di Spalatro Angela