Snowpiercer

E’ un film fantascientifico distopico coreano del 2013 diretto da Bong Joon-ho, interpretato da Chris Evans, Tilda Swinton e Ed Harris.

Siamo nel 2031 e il pianeta Terra è in preda ad una glaciazione dovuta ad esperimenti scientifici svolti nel tentativo di combattere il riscaldamento globale. L’umanità sopravvissuta si trova a bordo di un treno, lo “Snowpiercer”. Esso si muove continuamente, ed è rigidamente diviso in classi: i benestanti e potenti in testa, circondati da ogni possibile situazione confortevole; in coda i più poveri, ridotti alla fame e vessati da guardie armate. La convivenza tra loro sfocia inevitabilmente in lotte e rivoluzioni. Curtis, insieme all’amico Edgar e all’anziano Gilliam, decide di ribellarsi all’oppressione dei soldati, e di condurre una rivolta fino alla testa della locomotiva.  L’intento è quello di uccidere lo stesso creatore del treno, Wilford.

Il treno, macchina autosufficiente, è una cruda metafora di come effettivamente funziona il mondo. Fa riflettere su quanto il genere umano sia schiavo dell’egoismo e dei pregiudizi, e di come purtroppo, con il passare degli anni la storia si ripeta. Raccapricciante la condizione degradata che caratterizza la parte posteriore del treno, dove le persone si dimostrano disposte a tutto pur di sopravvivere, anche se questo vuol dire mettersi l’uno contro l’altro. Se qualcuno si pone contro il sistema viene brutalmente punito. Così come per altri film (Matrix, Parasite e In Time), nella pellicola risulta evidente la situazione di stallo che si vive in ciascuna classe, l’impossibilità di modificare il proprio status quo, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, il sacrificio di pochi per la salvezza dall’umanità e la necessità di una scintilla per far scoppiare una rivoluzione.

“In principio l’ordine è stato stabilito dal vostro biglietto: prima classe, economy e poi parassiti come voi. È stata la sacra locomotiva a stabilire l’ordine.”

Ester Del Borrello